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Evento dell’Anpi in occasione dell’ottantesimo anniversario del primo bombardamento alleato sulla città di Paola

Ma è anche l'ottantesimo anniversario della caduta del fascismo, quindi «condivideremo con i presenti la tradizionale pastasciutta antifascista»

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PAOLA (Cs) – Il 24 luglio alle ore 19,30, presso il lido “Moby Dick” (Lungomare di Paola), si terrà un evento organizzato dall’Anpi in occasione dell’ottantesimo anniversario del primo bombardamento alleato sulla città di Paola.
Saranno presenti Alfonso Perrotta, autore del celebre “Paola 1943“, con Roberta Fortino, autrice del recente “1943. Cosenza bombardata“, con Demetrio Guzzardi, storico ed editore, fondatore di “Progetto 2000” e con gli esponenti di tre sezioni Anpi che hanno sede in luoghi accomunati dal tragico destino dei bombardamenti: Paola, Castrovillari ed Amantea.
Il prossimo 24 luglio, infatti, ricorrerà l’ottantesimo anniversario del primo bombardamento alleato sulla città. Il primo di una lunga serie, che lascerà dietro di se oltre cinquanta vittime e un enorme numero di feriti e sfollati.
Non solo Paola subì tale tragico destino: sono decine le città calabresi attaccate dal cielo in quei mesi di caos che precedettero l’armistizio: Cosenza, Reggio Calabria, Amantea, San Lucido, Castrovillari, Palmi … una lista lunghissima come quella delle migliaia di vittime civili.
«Oggi, ad ottant’anni da quei tragici episodi – spiega l’Anpi in una nota – il nostro Paese sembra vicino come mai prima ad un nuovo conflitto. Per questo ci sembra opportuno tentare di riannodare qualche filo della Storia, ricercando nel passato la chiave di lettura di un presente che, in assenza di un deciso cambiamento di rotta, rischia di non diventare mai futuro.
Poichè il giorno 25 luglio ricorrerà anche l’ottantesimo anniversario della caduta del fascismo, dopo l’iniziativa condivideremo con i presenti la tradizionale pastasciutta antifascista, rinnovando la tradizione inaugurata dai fratelli Cervi il 25 luglio 1943, quando festeggiarono la notizia dell’arresto di Mussolini offrendo un piatto di pasta (un lusso per l’epoca) a tutti i cittadini di Campegine.