DIAMANTE – Prende il via a Cirella domani giovedì 20 luglio, per concludersi sabato 22 luglio, la prima parte della quattordicesima edizione di Calici Sotto le Stelle, l’evento che annualmente promuove le eccellenze enologiche del territorio, organizzato dall’Associazione Culturale Cerillae e dalla Casa del Chiarello, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Diamante e che vede tra i suoi partner il GAL Riviera dei Cedri.
Ad agosto dal 24 al 26, la seconda parte della manifestazione che quest’anno torna nel tradizionale format del doppio appuntamento annuale. Alle ore 21,00 di domani è prevista l’inaugurazione, alla presenza delle autorità cittadine, che darà il via a una manifestazione che è ormai diventata un cult, sia per la valorizzazione del territorio e delle sue specificità, sia per le numerose iniziative che propongono aspetti inediti della nostra cultura e della nostra società. Calici Sotto le Stelle, infatti, offre uno spaccato vero delle nostre cose più apprezzate e belle: l’ospitalità e la genuinità dei rapporti, i sapori veri del cibo, il gusto forte e temprato dei nostri vini, la cornice stupenda dei nostri centri storici, che vanno sempre più valorizzati e promossi al meglio.
Le iniziative della quattordicesima edizione sono molteplici a cominciare dal percorso del vino, allestito lungo via Diaz, con le migliori cantine cosentine, calabresi e anche di altre regioni. La partecipazione complessiva sarà di ben 23 cantine presenti. Ci sarà anche quest’anno il percorso dei prodotti tipici e dell’artigianato, allestito lungo Via Veneto, arricchito di un’area ristoro e di un punto degustazione vini.
E ancora eventi culturali e tanti e variegati spettacoli di strada. dislocati nei punti nevralgici dell’evento. Non mancherà lo stand interamente dedicato al Chiarello, antico e nobile vino di Cirella, che nel periodo tardo-medievale, e soprattutto in epoca rinascimentale, era molto conosciuto ed apprezzato nelle corti italiane, soprattutto presso la corte pontificia di papa Paolo III (1534-1549), tanto da essere annoverato tra i 53 vini più buoni d’Italia, secondo quanto raccontato da Sante Lancerio, storico bottigliere del Papa, il quale lo definisce «di colore acceso più che l’oro et odorifero assai».