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Sanità pubblica libera da giochi di potere, nuovo sit-in di Si Cobas alla Regione Calabria

«Il Si Cobas Calabria non colleziona tessere ma lotta ogni giorno per aiutare i lavoratori affinché possano lavorare bene senza essere schiavi del padrone»

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CATANZARO – Nuova manifestazione pubblica del Si Cobas Calabria per rivendicare il diritto al lavoro e il diritto ad avere una sanità pubblica libera da giochi di potere.

Il 28 luglio prossimo dalle ore 10:00 l’organizzazione sindacale guidata da Simone Scandale e Roberto Laudini, coordinatori regionali, sarà nuovamente davanti la Cittadella Regionale a Catanzaro per dire no ai metodi di Occhiuto.

Invitano tutta la popolazione a unirsi alla nostra lotta, «perché i cittadini sono i primi a riscontrare difficoltà quando si approcciano a utilizzare la nostra sanità pubblica».

«Stiamo seguendo da vicino lo scorrimento della graduatoria Oss dell’Annunziata di Cosenza con le ultime assunzioni su Asp Reggio Calabria, Asp Cosenza e Asp Catanzaro – spiegano Scandale e Laudini – si andrà avanti fino a trovare il numero completo di assunzioni».

«Siamo stati ad Asp Crotone e Asp Cosenza per verificare le assunzioni di OSS ma in entrambi i casi abbiamo ricevuto mezze risposte. A Crotone con il nuovo Direttore Amministrativo Antonio Mantella si stanno verificando tutte le procedure di assunzione, perché un azienda che dichiara fabbisogno zero di Oss e poi ha un avviso a tempo determinato di 1700 unità fa capire che qualcosa non quadra».

«A Cosenza, invece, il “tutto fare” Remigio Magnelli si ostina a fare ostruzionismo sui 10 posti del piano assunzioni 2022 ma noi non molliamo e ribadiremo al dipartimento tutela della salute le criticità che stiamo riscontrando nelle aziende», racconta il sindacato.

«Prossima tappa in Asp Vibo Valentia per verificare il nuovo corso del commissario Battistini che ha trovato una situazione davvero assurda».

Oggi sarà «discusso e votato dalla maggioranza regionale il disegno di legge che proroga le graduatorie di Oss e Infermieri e ci auguriamo che tutto vada bene perché avere delle risorse umane disponibili è molto vantaggioso invece di spendere soldi con nuove procedure, vista anche la situazione disastrosa della nostra sanità pubblica».

«C’è poi la nostra denuncia ai Nas per il rispetto dei LEA che potrà dare nuova speranza per le future assunzioni perché manca davvero tanto personale e la formazione della nuova rete ospedaliera ci sembra solo uno strumento per rallentare e mascherare le problematiche di questa sanità pubblica calabrese distrutta, devastata da 13 anni di commissariamento e di sprechi clamorosi.

Tutti in Cittadella regionale, dunque, a manifestare al fianco del Si Cobas Calabria per rivendicare una «sanità pubblica libera da giochi di potere e giochi politici e per rivendicare il diritto al lavoro sicuro».

Poi una frecciata a non meglio identificati soggetti: «Il Si Cobas Calabria non colleziona tessere ma lotta ogni giorno per aiutare i lavoratori affinché possano lavorare bene senza essere schiavi del padrone».