PAOLA (Cs) – Il consigliere comunale di maggioranzasparuta minoranza , Francesco Vigilante, legato politicamente al parlamentare Mario Occhiuto, pungola Graziano Di Natale, il cui gruppo si è indebolito in consiglio comunale, invitando il suo assessore di riferimento a consegnare le dimissioni nella mani del sindaco Giovanni Politano, e non del governatore Roberto Occhiuto.
«L’azione dell’ex consigliere regionale Graziano Di Natale oltre ad esser poco chiara, sembra esser mossa dalla voglia di screditare le istituzioni pubbliche, democraticamente elette e di mettere pressione politica e mediatica al sindaco Giovanni Politano e alla nostra maggioranza, nonostante la presenza in giunta – senza numeri in consiglio comunale – di un membro riconducibile alla Migliore Calabria», attacca l’esponente di maggioranza.
«Alla luce della presenza proprio in maggioranza dei suoi riferimenti politici, che presenziano – giustamente – ad eventi pubblici e continuano a lavorare, mi chiedo se Graziano Di Natale – quando attacca la nuova era – parli a titolo personale o di un gruppo», aggiunge
«Chiedo al sindaco, Giovanni Politano e a tutta la maggioranza di non cedere alle provocazioni. Sono sicuro – continua Vigilante – che il sindaco converrà con la linea del buon senso, abbandonando il campo dell’istigazione e della demagogia».
«A tal riguardo, ricordo all’avvocato Di Natale che le dimissioni del suo referente in giunta per esser valide devono esser presentate al sindaco e non al presidente Occhiuto. Noi andiamo avanti compatti. Comprendiamo che l’assenza di argomentazioni, ma diciamolo chiaramente. Le possibili alleanze politiche a Paola sono dettate solo dalla voglia di attaccarci, ma si sta esagerando. Sono tutti uniti nel voler sovvertire il dato democratico ma non ci riusciranno. Non ci saranno elezioni anticipate per permettere ai vecchi alleati Perrotta-Di Natale di rifarsi».
«Al sit-in di Catanzaro hanno manifestato solo forze politiche a loro riconducibili. Segno tangibile – questo – di come al netto di una sparuta minoranza la città non ha seguito la protesta politicizzata. I paolani non sono stupidi e hanno aperto gli occhi. La città deve stare unita senza cedere ai personalismi».
Il consigliere comunale conclude: «Quale amministratore non voglio sottrarmi alle mie responsabilità. Sento l’esigenza di dover tutelare ospedale di Paola ed il mio operato prosegue, ma non accetto strumentalizzazioni politiche da chi è ormai famoso per i mal di pancia, avuti prima con Perrotta e poi con Politano».