COSENZA – L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, annualmente, rilascia il libro blu che riassume in maniera estremamente dettagliata introiti ed abitudini degli italiani in materia di scommesse, gioco online e fisico. Centrando il focus sulla regione Calabria, i numeri del 2021 in relazione a raccolta, vincite e spesa per quanto riguarda il gioco nei punti fisici sono molto ridotti rispetto al 2019. Parlando solo della prima volta, la raccolta, si è passati da 1790,43 a 1203,94 milioni di euro. Considerando il bingo online e quello praticato nelle sale ancora presenti, i valori raccolti della Calabria sono tra i più bassi della penisola: inferiori sono solo Umbria e Trentino Alto-Adige. Sempre tenendo in considerazione la sola raccolta, la regione calabrese era a quota 7,41 milioni nel 2019 e l’introito si è quasi dimezzato nel 2021, con 3,27 milioni
La diminuzione è ancora più netta a proposito del gioco con le slot VLT e AWP, sempre riguardo la sola Calabria: si è passati da 963,35 milioni di euro nel 2019 a 373,41 milioni nel 2021, riducendo quasi a un terzo la raccolta in un arco temporale di soli due anni: un vero e proprio buco nero dovuto indubbiamente anche alla pandemia Covid 19. Il crollo è trasversale anche guardando gli altri ambiti del betting online: i giochi a base ippica, ad esempio, sono passati da una raccolta di 4,13 milioni a 1,09 milioni nel 2021. Sono in caduta libera anche le scommesse in ambito sportivo: 66,50 milioni è la cifra raccolta nel 2021 mentre nel 2019 si erano toccati i 159,36 milioni. Gli unici comparti che dimostrano un aumento nello stesso periodo è quello delle lotterie (dai 213,73 milioni di euro si è passati a 297,77 milioni) e quello del lotto (dai 341,93 milioni nel 2019 a 378,73 milioni nel 2021).
Lasciando ora da parte i numeri strettamente legati agli incassi, è possibile spulciare i grafici che riguardano i numeri di conti online attivi, suddivisi regione per regione. La Calabria tocca quota 720293 conti, numeri tutto sommato elevati se paragonati ad altre realtà: è una cifra quasi doppia rispetto ad Abruzzo, Liguria e Marche ad esempio, e di molto superiore a Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Trentino-Alto Adige. Possono, inoltre, essere consultate le percentuali che riguardano l’importo medio giocato per tipologia di gioco: in questo caso però il riferimento è su scala nazionale perché non è possibile estrarne la suddivisione regionale. La cifra più alta è destinata al poker cash, con un importo medio che supera i 150 euro. Seguono, ma a debita distanza, gli altri giochi di carte, con 78,13 euro ciascuno e infine il betting exchange, con 70,12 euro in media.
Sono ovviamente presenti tutte le altre categorie che si ritrovano online ma gli importi sono fortemente ridotti. 17,23 euro sono destinati in media alle scommesse a base sportiva, 13,41 è invece la cifra riservata alle scommesse ippiche. Quelle virtuali restano ancora molto basse, tenendo anche in considerazione il fatto che non tutti i bookmaker le propongono in palinsesto: per queste la cifra media è di 4,64. Infine, tutto il comparto dedicato alle Lotterie, al Lotto e al Bingo, fanalino di coda con importo medio di 1,14 euro.