AMANTEA (Cs) – Il movimento politico “Noi Amantea ”, rappresentato da Vincenzo Lazzaroli, interviene in merito alle dichiarazioni rilasciate questa mattina dal sindaco Vincenzo Pellegrino, relativamente all’accesso di alcuni ragazzi nell’area dei giochi in fase di lavorazione sul lungomare di Amantea, e non ancora collaudata https://www.calabriainchieste.it/2023/07/25/il-sindaco-la-notte-appena-trascorsa-ha-segnato-una-pagina-vergognosa-per-la-comunita/.
«Nella normalità della buona amministrazione – ha sottolineato Lazzaroli – le procedure andrebbero applicate secondo normativa, dopodiché si può “impallinare” chi non si attiene al rispetto delle norme. Come giustamente segnalato nel post del sindaco, l’area del lungomare destinata ai giochi, doveva essere recintata e inibita, fino alla consegna e al relativo collaudo, con tanto di tabella da cantiere, per indicare il divieto d’acceso ai non addetti ai lavori».
Al netto di quanto sopra descritto, «un’area di cantiere non può certamente essere delimitata solo con un semplice nastro, soprattutto in piena estate quando il lungomare è preso d’assalto da numerosi ragazzini».
Si disconosce, inoltre, «un tema importante legato alla sicurezza, con responsabilità chiare a cui non si può sottrarre nessuno. È evidente che descrivere l’accaduto come una pagina “vergognosa” sembra oltremodo fuori misura; si può pensare di mandare al plotone d’esecuzione sui social network, un ristretto gruppo di ragazzini ignari delle proprie azioni? Da padre, non condivido per niente e mi dissocio da questo accanimento con cui si vuole, a tutti i costi, polemizzare e attribuire sempre al prossimo, le responsabilità di ciò che succede nel perimetro cittadino. Ovviamente non è mia intenzione sminuire l’aspetto legato al rispetto delle norme, ci mancherebbe altro, ma se si pretende che esse vengano rispettate, allo stesso modo bisognerebbe accertarsi che le necessarie norme venissero applicate altrettanto correttamente».
Infine: «A mio modesto avviso, l’ossessiva ricerca della visibilità e l’utilizzo di termini così “duri”, serve solo ad alimentare inutili polemiche, con la conseguenza d’infuocare la dialettica di alcuni supporters accaniti, sulla rete social».
Pertanto, «leggere nuovamente comunicati in perfetto stile da tribunale dell’inquisizione, ed in certi momenti perfino sprezzanti, non giova davvero a nessuno. Quello che va realmente ricostruito nella nostra città, mi si consenta, è l’equilibrio, mentre le divisioni vanno contrastate, anche attraverso una calibrata dialettica. Sindaco, non siamo interessati alla polemica a tutti i costi, piuttosto, se vuole una mano per il ripristino di un clima più disteso nella nostra città, noi ci siamo».
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