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Un «falso» contenuto nel nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera per affossare Paola (ALLEGATI)

Di Natale scatenato in consiglio comunale contro l'amministrazione Politano: «Vi siete fatti prendere in giro dal presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto»

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PAOLA (Cs) – Un presunto falso contenuto nel nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che stabilisce, contrariamente alla verità, l’assenza della Terapia intensiva all’ospedale di Paola (circostanza utile a consumare la spoliazione del San Francesco), quanto è stato lo stesso Roberto Occhiuto, nel 2022, a sottoscrivere il programma operativo 2023/2025 che a pagina 87 certifica la presenza di quattro posti di terapia intensiva all’ospedale di Paola.

E’ questo il presupposto alla base dell’esposto querela inoltrato alla Procura paolana dal Comitato per il diritto alla salute, sostenuto da Graziano Di Natale e dal consigliere comunale di minoranza Roberto Perrotta, dall’assessore Barbara Sciammarella e dal consigliere comunale di maggioranza Renato Vilardi.

Informazioni rese oggi in consiglio comunale dall’avvocato Graziano Di Natale, che ha mostrato gli atti ai presenti, sconfessando tutti i “collaborazionisti” paolani del centrodestra di Roberto Occhiuto.

Di Natale, rivolgendosi all’amministrazione comunale Politano, ha parlato di «presa in giro che vi ha fatto il presidente della giunta regionale dicendo che il trasferimento del reparto di chirurgia da Paola a Cetraro era dettato da questioni di natura tecnica. E’ tutto falso – ha tuonato Di Natale in aula – è una scelta meramente politica».

Quindi l’ex consigliere regionale della Calabria ha bacchettato il sindaco Giovanni Politano, la giunta comunale e i consiglieri della coalizione di maggioranza, parlando di «corresponsabilità nell’aver sottovalutato quello che abbiamo detto, nell’aver sostenuto il contrario, nell’aver detto che nessun reparto sarebbe stato spostato».

«Diversamente da altri – ha poi aggiunto – io oggi sono qui, potrei non esserci come voi avete disertato tutte le manifestazioni del comitato, nonostante gli inviti protocollati via pec, ma ci sono per sento di responsabilità e rispetto verso le istituzioni.

Oggi non potete cavarvela con la favoletta del nuovo ospedale o con la sottoscrizione di un documento unitario di protesta. Oggi non serve. Oggi serve mettere in campo iniziative serie. Vi invito quindi a sottoscrivere l’esposto che il comitato ha depositato alla procura della Repubblica e già firmato da Roberto Perrotta, che ringrazio.

Voi avete avuto paura di andare contro Occhiuto e contro il potere che è dentro la Regione Calabria, se si pensa che il reparto di chirurgia è stato trasferito sul presupposto falso che Paola non ha la terapia intensiva, aggiungendo che si riporterà a Paola la chirurgia quando sarà aperta la terapia intensiva e in quel caso saranno previsti solo 6 posti letto peraltro in day hospital».

«La verità vera è che  terapia intensiva a Paola funziona, ha previsto dei ricoveri ed è stata inaugurata. E  poi, ciliegina sulla torta, lo ha scritto anche Occhiuto che esiste  quel servizio ospedaliero an San Francesco nel programma operativo del 2022 a sua firma. Ora dovete avere il coraggio di firmare il nostro esposto alla procura»

«Abbiamo subito uno scippo, e rispetto a questa cosa non c’è né maggioranza e né minoranza perché di fronte alla difesa del diritto alla salute non ci sono colori politici. Ora vi invito ad avere uno scatto d’orgoglio: dimentichiamo la foto che vi siete fatti con Occhiuto e i vostri articoli di giornale in cui dicevate che l’ospedale sarebbe stato potenziato: firmiamo l’atto alla procura.

Peraltro il piano non poteva essere proposto senza il parere preventivo del Tavolo Adduce perché la Calabria è commissariata. Per non farselo bocciare, prima lo hanno fatto e poi lo hanno mandato al Tavolo Adduce.

Per tali ragioni abbiamo chiesto la sospensiva di questo decreto».

Infine Di Natale ha auspicato che, «a titolo di contentino per lo “scippo” subito, la Regione non invii a Paola il cantante di grido in occasione del mese di agosto. Sarebbe una mortificazione per tutti», ha concluso.