L'ex consigliere regionale, Graziano Di Natale

COSENZA – L‘ex consigliere regionale Graziano Di Natale, in merito alla riforma dei Consorzi di bonifica richiesta dal presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, ricorda la sua proposta di legge presentata nel 2021 di cui si sono perse le tracce. E, comunque, chiede al presidente di inserire nella riforma
l’assunzione dei lavoratori del Consorzio ex Sibari Crati.

«Dal 2021 . denuncia Di Natale – c’è, in consiglio regionale, una mia proposta di legge
per il riordino dei Consorzi di bonifica calabresi. Ricordo che da anni stiamo urlando lo stato di crisi dei Consorzi calabresi denunciando la grave situazione economica e il disagio di tantissimi lavoratori che non ricevono quanto a loro dovuto».
Oggi «apprendiamo che il Governatore Occhiuto, in ritardo rispetto alla
nostra proposta di legge del 18 giugno 2021, addirittura minaccia le
dimissioni in caso la sua proposta non passasse».
Per l’ex consigliere regionale Di Natale «appare strumentale tale atteggiamento atteso che, come più volte detto, i consorzi oggi sono diventati dei veri e propri carrozzoni che non riescono a pagare neanche gli stipendi».
Graziano Di Natale, dunque, denuncia ancora una volta la
mala gestio dei Consorzi di bonifica calabresi, commentando la proposta
di legge divulgata, da qualche giorno, dalla maggioranza regionale.
«Il caso dei lavoratori – prosegue Di Natale – del Consorzio Valle Lao,
e di quello dello Ionio, è uno dei tanti esempi dove padri di famiglia
da mesi attendono di ricevere lo stipendio». 

E, poi «quando noi denunciavamo queste cose tutti facevano orecchie da mercante. Oggi si ci rende conto che la situazione è insostenibile.
Ma siete in ritardo. Consiglio al Presidente Occhiuto di inserire nella riforma
l’assunzione dei lavoratori del Consorzio ex Sibari Crati che nonostante
la Corte di Cassazione abbia riconosciuto il loro diritto ancora sono a
casa».
Per non parlare dei tanti cittadini che «ricevono ancora la richiesta di
pagamento del contributo consortile senza mai usufruire del servizio.
Insomma – conclude – auspico che presto si metta in pratica ciò che noi
predichiamo da anni, la riforma di un settore non più al passo con i
tempi».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it