SAN LUCIDO (Cs) – In merito allo scambio epistolare tra la Capitaneria di Porto e la consigliera comunale di minoranza Caterina Bruno sui lavori di ripascimento di località Miccisi, ove la Guardia Costiera puntualizza che «questo Comando non ha rilasciato alcuna autorizzazione» (https://www.calabriainchieste.it/2023/07/21/lavori-alla-spiaggia-di-miccisi-non-autorizzati-dalla-capitaneria/), emergono oggi ulteriori atti, precedenti e successivi a quella interlocuzione, che rafforzano e legittimano l’azione dell’amministrazione comunale del sindaco Cosimo De Tommaso.
Un atto riporta la data del 21 giugno scorso (protocollo nr. 280505), precedente alla polemica politica scaturita sulla vicenda.
Il dipartimento regionale Territorio e Tutela dell’Ambiente Ministero ha inviato una missiva al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro e, per conoscenza, al Comune di San Lucido e al Comune di Paola, avente come oggetto “Riscontro alla richiesta parere per ripascimento stagionale”.
Nella lettera si legge quanto segue: “Si riscontra la nota in riferimento (istanza prot. n. 5272 del 17/06/2023) recante il medesimo oggetto, per evidenziare che non sono da sottoporre ad autorizzazione (…), le operazioni di ripristino degli arenili (…) corrispondenti a: “tutte le attività che si svolgono nell’ambito di uno stesso sito con ciclicità stagionale o comunque a seguito di mareggiate che hanno determinato l’accumulo di materiali in una determinata area e consistenti nel livellamento delle superfici, mediante lo spargimento e la ridistribuzione dei sedimenti accumulati in più punti dello stesso sito per il ripristino degli arenili che comportano la movimentazione di materiali per quantitativi inferiori a 20 (venti) metri cubi per metro lineare di spiaggia”.
Posto il chiaro tenore letterale sopra riportato, “tra le circostanze che possono dare luogo alla suddetta fattispecie di operazione – si legge ancora nella missiva – devono includersi, oltre al limite di 20 mc per metro lineare di spiaggia, le seguenti caratteristiche esecutive: “l’attività deve svolgersi nello stesso sito o comunque a seguito di mareggiate che hanno determinato l’accumulo di materiali in una determinata area; l’attività deve prevedere il livellamento di superfici, mediante spargimento e ridistribuzione di sedimenti accumulati in più punti dello stesso sito”.
Pertanto, “in assenza di tutte le informazioni necessarie ad identificare la tipologia di intervento in relazione alle caratteristiche dell’ambiente in cui si opera, questo Settore non può formulare riscontri a carattere interpretativo“.
Il 25 luglio scorso, invece, il Comune di San Lucido ha inviato una missiva all’Ufficio Circondariale Marittimo avente ad oggetto “Richiesta atti spostamento di sabbia in loc. Miccisi”, a cui è seguita questa risposta: «1. In relazione a quanto richiesto con la nota in riferimento, si comunica che questo Comando non ha competenze in materia di rilascio di autorizzazioni relative allo spostamento di sabbie sugli arenili.
2. A tal riguardo, si precisa che l’Autorità Marittima viene interessata per l’emissione
dell’eventuale Ordinanza ex art. 59 reg. cod. nav., qualora ritenuta necessaria, solo a valle del previsto iter autorizzativo regionale.
3. Per quanto sopra, si reputa opportuno allegare alla presente, la nota nr. 280505 datata 21.06.2023 della Regione Calabria (ossia la missiva sopra riportata) — Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente relativa ad alcuni chiarimenti in materia di ripascimento costiero, già partecipata per conoscenza a codesto Comune». Firmato il comandante Alfonso Luca Migliore.