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La consigliera Caterina Bruno scettica sulla pratica dei lavori al porto di San Lucido

Giallo sugli atti letti in aula da De Tommaso: «La missiva non era presente nel fascicolo messo a disposizione dei consiglieri di opposizione. Il sindaco è un veggente?»

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SAN LUCIDO (Cs) – «Urge fare chiarezza», esordisce in una nota la consigliera di opposizione Caterina Bruno.

L’esponente del gruppo consiliare “Cambiare si può” ha richiesto all’ufficio tecnico del comune di San Lucido, a mezzo pec, copia della nota n. 307561 datata 05.07.2023, inviata dalla Regione Calabria al Comune di San Lucido, da dove si evince che la stessa Regione in quella data, dava inizio al procedimento di revoca del finanziamento.

Stesso documento che ha allarmato Caterina Bruno, tanto da fare richiesta, da parte del suo gruppo consiliare, di un consiglio straordinario ed urgente.

Bruno dichiara: «Durante l’Assise dello scorso 28.07.2023 – facciamo bene attenzione alle date – il sindaco rassicurava l’opposizione, anzi scherniva l’opposizione, dicendo che nulla era perso, che le opposizioni si stavano allarmando inutilmente, tanto da affermare che sarebbe stato corretto addebitare le spese della seduta del consiglio, cosa questa del tutto inaccettabile e irriverente, alle opposizioni richiedenti lo stesso (ma questa è un’altra storia».

«Il primo cittadino, durante l’Assise, dava lettura di una nota ricevuta dalla Regione Calabria – precisiamo – strano è che la stessa non era presente nel fascicolo messo a disposizione dei consiglieri di opposizione prima della seduta dell’ultimo consiglio. Tutto come era prevedibile che fosse», evidenzia la consigliera.

E aggiunge: «Una cosa è certa, quanto letto durante l’assise consiliare non sappiamo cos’era! La solita storiella raccontata da De Tommaso? L’unica nota, oggetto di lettura in Assise, da parte del primo cittadino, pubblicata ieri sui social, che riporta gli stessi contenuti recitati durante l’ultimo consiglio comunale, reca data 31.07.2023 e pertanto ci domandiamo», prende atto.

E ironizza: «Il sindaco è un veggente? Cosa ha letto De Tommaso, durante l’assise comunale, davanti ai cittadini e davanti a noi opposizioni? Ha soltanto letto un documento che qualcuno gli ha imboccato, pur di dare risposte immediate, privo di protocollo, al solo fine di confondere i presenti in aula, perché ahinoi, di dirette facebook non possiamo più gioire».

Dunque, ancora, si chiede: «Come poteva il De Tommaso dare lettura di una nota prot. 347322, inviata da Regione Calabria il giorno 31.07.2023, durante il consiglio comunale tenutosi in data 28.07.2023

Poi, ancora, precisa: «Se con la nota del 31.07.2023 la Regione Calabria sospende il procedimento di revoca comunicato con nota prot. 307561 del 05.07.2023, allora è certa la sospensione di un procedimento di revoca, ciò vuol dire, che era formalmente stato comunicato con la predetta nota l’avvio del procedimento di revoca», puntualizza la Bruno.

A detta della minoranza, pertanto, la preoccupazione per le sorti del finanziamento del porto sono state e sono più che fondate, rafforzate dall’accaduto in aula consiliare.

Ed ancora, il capogruppo di Cambiare Si Può, Caterina Bruno, afferma: «ci domandiamo, come possa essere portato a termine un lavoro pubblico di tale portata in appena 90 gg, con cantierizzazione delle opere, attuazione delle stesse in conformità al progetto definitivo approvato e avanzamento della spesa comprensiva della rendicontazione ai competenti uffici regionali se, in oltre tre anni lo stesso sindaco è stato solo in grado di chiedere proroghe su proroghe».

«Precisiamo, ancora, per dovere morale e integrità intellettuale, che il finanziamento, non è stato ottenuto dall’amministrazione De Tommaso, ma calato loro dal cielo come una manna», denuncia Bruno.

«Ci chiediamo infine, dove reperirà i fondi o meglio da quali capitoli di bilancio attingerà, per richiedere il primo SAL così rapidamente? L’opposizione sarà vigile e nulla verrà lasciato al caso. San Lucido merita il nostro impegno e noi, finché siederemo nei banchi dell’opposizione, continueremo a verificare con la massima attenzione ogni singola delibera di giunta, perché lo dobbiamo ai nostri concittadini. Il bene comune supera ogni personalismo», conclude così la capogruppo Caterina Bruno.