SAN DEMETRIO CORONE – Venti canzoni da cinque regioni arbëreshe e dall’estero, una formula europea, autorità estere presenti nei tre giorni di Festival, giornalisti delle principali testate balcaniche, gruppi di danza internazionali.
È stato presentato ufficialmente agli organi di stampa, presso la Cittadella regionale “Jole Santelli”, il programma della 41a edizione del Festival della Canzone Arbëreshe, che si terrà a San Demetrio Corone, capitale dell’Arberia, nelle giornate del 10, 11 e 12 agosto 2023.
Quest’anno, a presentare sul palco la rassegna di brani e ospiti arberesh sarà l’attore Paolo Conticini, coadiuvato nella conduzione da Giulia Lattarico.
Venti le canzoni in gara, rigorosamente inedite e in lingua arbëreshe, rese ancor più belle dall’accompagnamento musicale di un’orchestra sinfonica di 28 elementi.
Questi i nomi dei cantanti (in ordine alfabetico) che il 12 agosto si esibiranno sul palco allestito nella bellissima cornice della piazza antistante la Chiesa e il Collegio di Sant’Adriano: Algieri; Gaia Bua; Santino De Bartolo, Mario Dramissino; Antonio Ferrarina; Francesco Ferraro; Natalino Fusco e Nicola Niro, Vincenzo Guaglianone e il gruppo di canto “Shkëmbi”; Francesca Iacovelli, Mariantonietta Marcovicchio, Matleena (gruppo), Maria Addolorata Mondella, Antonello Nigro insieme a Rita Guido, Kristi Ndoja, Aaron Puccio, Gina Rotondaro, Marco Sabato, Elvira Scorza e Cristina Ginepro, Vincenzo Siler, Natalia Stamati e Francesco Prospero Stamati, Stelle d’Argento (Yllazëy Të Rëgjënda).
Ospite speciale della serata sarà la star internazionale Sandra Sangiao, voce solista del gruppo Barcelona Gipsy Balkan Orchestra.
Alla conferenza, insieme alla presenza di amministratori arbëresh delle province di Catanzaro e Crotone, accompagnati per l’occasione da giovanissime indossatrici con i costumi tradizionali della propria comunità, che hanno arricchito di colore e festosità l’incontro con gli organi di informazione, hanno preso parte: il Sindaco di San Demetrio Corone, Ernesto Madeo; il Consigliere comunale con delega al Festival, Emanuele D’Amico; il Direttore Artistico del Festival della Canzone Arbëreshë, Angelo Pagliaro; il presidente dell’Associazione Culturale “Festival della Canzone Arbëreshë-Comitato Storico”, Adriano D’Amico; la Consigliere regionale delegato ai rapporti tra Consiglio regionale della Calabria e le comunità arbëreshe, Pasqualina Straface; l’Assessore regionale con delega alle Minoranze Linguistiche, Gianluca Gallo.
L’incontro in Sala Verde è stato moderato dal giornalista Valerio Caparelli, responsabile della comunicazione e del marketing della kermesse canora.
Gli altri due importanti momenti di promozione della cultura arbëreshe sono rappresentati dal talk di giovedì 11 agosto, centrato sul tema “Gjaku ynë i shprishur” (letteralmente, “Il nostro sangue sparso”), condotto dal giornalista e scrittore Massimo Tigani Sava, a cui prenderanno parte: Ernesto Madeo, Commissario della “Fondazione Istituto Regionale Comunità Arbëreshë di Calabria”; Lendita Haxhitasim, Ambasciatrice del Kosovo in Italia; Gianluca Gallo, Assessore Regionale con delega alle minoranze linguistiche; Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione del Consiglio Regionale con delega ai rapporti tra Sindaci delle comunità di minoranza linguistica e Giunta Regionale”; Nino Spirlì, Commissario “Fondazione per la Comunità Greca di Calabria”; Papas Pietro Lanza, Protopresbitero dell’Eparchia di Lungro.
A seguire si terrà il concerto del rapper Shade, un appuntamento rivolto ai giovanissimi per avvicinare le giovani generazioni e far scoprire loro le bellezze di una località storica come quella di San Demetrio Corone.
Ancora spettacolo, con musiche e danze, nella giornata di venerdì 11 agosto, con il corteo di gruppi provenienti da aree della Calabria e di altre regioni italiane, ma soprattutto dall’Albania, dalla Grecia, dal Kosovo e dalla Macedonia del Nord, che da piazza Collegio di Sant’Adriano al centro del paese, attraversando Via Dante, in cui verrà rappresentata la diaspora del popolo albanese utilizzando le espressioni di musica popolare, la tradizione e i costumi della cultura arbëreshe.
Il Festival, nato nel 1980 dalla felice intuizione dell’avvocato Giuseppe D’Amico, che lo ideò per apportare nuova linfa alla lingua arbëreshe, nelle precedenti 40 edizioni ha prodotto più di 600 canzoni inedite, provenienti da autori italiani ed esteri.
L’evento è finanziato con il contributo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Italia Domani” – Missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo – Componente 3 Turismo e Cultura – Investimento 2.1. “Attrattività dei Borghi” -, rientra nell’azione Next Generation dell’Unione Europea e nelle attività del Ministero della Cultura.
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