Una protesta per l'ospedale di Paola

PAOLA (Cs) – Il Tar Calabria non ha ravvisato l’urgenza per il provvedimento monocratico cautelare relativo alla riorganizzazione della Rete Ospedaliera, come richiesto dal Comitato popolare per la tutela del diritto alla salute (rappresentato dall’avvocato Paolo Perrone) ed ha fissato l’udienza del 6 settembre. Esulta l’ex consigliere regionale, Grazino Di Natale.

«Il Tar Calabria – ha scritto Di Natale –  ha chiarito che il Piano Regionale di Riordino della Rete Ospedaliera non è operativo mancano i pareri ministeriali. La Regione Calabria ha pubblicato il Piano di Riordino della Rete Ospedaliera senza l’acquisizione dei necessari pareri ministeriali»

Per tale ragione, allo stato «nessun reparto dovrà essere spostato. Il TAR Calabria non ha ravvisato l’urgenza per il provvedimento monocratico cautelare ed ha fissato l’udienza al 6 settembre».

Infine: «Si è chiarito quindi che Occhiuto e compagni dovranno acquisire i pareri ministeriali come abbiamo sempre sostenuto noi. Grazie all’avvocato Paolo Perrone per la professionalità dimostrata. A piccoli passi faremo valere i nostri diritti»

In particolare, nella decisione del Tar, tra le altre cose, si legge “Vista l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dal ricorrente, ai sensi dell’art. 56 cod. proc. amm.; ritenuto che difetta, ad avviso dello scrivente, il requisito della estrema urgenza atteso chè: non risulta maturata la condizione, pregiudiziale ai fini dell’operatività del provvedimento impugnato, dell’acquisizione “del parere dei Tavoli ministeriali di verifica”; l’obbligo dei direttori generali delle ASP “di attuare quanto in esso contenuto” genericamente enunciato nell’atto impugnato – passa di necessità attraverso l’adozione di atti e provvedimenti attuativi al momento non ancora adottati; la ravvicinata data del 6 settembre p.v. di celebrazione della udienza camerale di trattazione della domanda cautelare ordinaria sembra fornire sufficienti garanzie sul piano della tempestività dell’intervento cautelare ove concesso; in ogni caso neppure sembrano, in relazione al limitato periodo di tempo considerato, sussistere pregiudizi di estrema gravità, tanto più che i presidi ospedalieri territoriali in questione -componenti dell’unico ed unitario “spoke” sembrano sufficientemente vicini”.

Rigetta la suindicata istanza di misure cautelari monocratiche provvisorie. Fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 6 settembre 2023.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it