Il capogruppo di minoranza, Emilia Di Tanna

AMANTEA (Cs) – Il consiglio comunale tenuto giorno 4, per la consigliera comunale di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna è stato alquanto….strano. Cerchiamo di capire il perché.

Prima stranezza: « Il Consiglio Comunale del 4 agosto è sembrato un Consiglio fantasma – esordisce il capogruppo di minoranza –  infatti non era neppure riportato sul Portale Istituzionale, né tanto meno ne è stata data alcuna comunicazione alla cittadinanza, né tanto meno è stato ripreso in diretta video per permettere alla cittadinanza tutta di seguire la seduta e, soprattutto, ascoltare le ormai famose oratorie esternazioni del Sindaco…tutto questo in barba alla richiesta della Consigliera Di Tanna di spostare le sedute consiliari in orari più consoni ad una partecipazione diretta dei cittadini di Amantea alla quale lo stesso Sindaco aveva risposto con una ipocrita e fasulla volontà di far riprendere tutte le sedute in diretta sui canali social attraverso la presenza di Zippa 29 e Campora Story. INVECE E’ evidente che hanno fatto di tutto per evitare che i cittadini potessero assistere in diretta alla discussione sul bilancio di previsione».

Seconda stranezza: «Nella conferenza dei Capigruppo il Consigliere Suriano aveva presentato il Regolamento di Gestione e la Consigliera Di Tanna aveva espresso un parere nettamente contrario al suo inserimento nel Consiglio del 4 agosto. Di fronte a ciò il Sindaco aveva fatto mettere a verbale “la assoluta necessità e indispensabilità” di tale documento. INVECE arriviamo al Consiglio Comunale e tale assoluta necessità sparisce per incanto e addirittura il punto all’OdG viene eliminato “per problemi di natura tecnica” così come recita il Presidente del Consiglio».

Terza stranezza: «Nella conferenza dei Capigruppo il Consigliere Suriano aveva sostenuto con forza la necessità di modificare l’art. 16 commi 5 e 6 del Regolamento di contabilità, per ridurre il numero dei giorni entro i quali consegnare gli atti ed i documenti relativi al Bilancio ai consiglieri di minoranza da 15 a 7. La Consigliera Di Tanna aveva espresso un parere nettamente contrario, poiché gli aspetti tecnici contabili contenuti in tale tipologia di documentazione sono particolarmente ostici per i non addetti ai lavori e richiedono consulenze specifiche e tempi necessariamente più ampi. Il Consigliere Suriano aveva invece insistito nel sostenere che era la legge a consentirgli di effettuare tale modifica per loro necessaria. INVECE arriviamo al Consiglio Comunale e tale assoluta necessità sparisce per incanto e addirittura il punto all’OdG viene eliminato “per problemi di natura tecnica” così come recita il Presidente del Consiglio».

Quarta stranezza: «Si arriva al punto relativo all’approvazione del Bilancio di Previsione e, nonostante il tentativo giustificatorio di quanto inserito in bilancio effettuato dal Ragioniere Generale, dott. Vigliatore, persona seria e puntuale, la presentazione delle cosiddette “previsioni” si basava sostanzialmente su due punti nevralgici: alienazione dei beni e esternalizzazione dei tributi.

Nel primo caso «il “giocattolo” dell’alienazione del bene più importante (capannone + area) dei PIP si è inceppato visto l’intervento su più livelli della Consigliera Di Tanna che ha acceso un faro di legalità sulla questione, e forse il discorso “Regolamento” era legato proprio al giocattolo? Chissà, ai posteri l’ardua sentenza! Tralasciamo l’inserimento nel piano delle alienazioni di due aree aggiuntive particolari (cimiteriale e F10-attrezz.tecn.Impianti comm.) che, insieme, porterebbero 130000.00 euro oltre le previsioni del precedente Piano delle Alienazioni».

Sul secondo «l’assurdità della illogica volontà di dare in mano ad una Società privata, a scapito dei cittadini, non solo tutti i nostri dati ma soprattutto il compito di riscuotere i tributi che questa amministrazione non ha neppure provato a riscuotere; trincerandosi soltanto dietro la litania “non c’è personale”, depotenziando invece l’Ufficio Tributi e non facendo nulla in generale sulla lotta all’evasione (anche dei tanti a loro molto vicini) ma sopratutto non facendo nulla per far pagare i 150 (circa) GRANDI EVASORI del comune di Amantea di cui il nostro caro Sindaco parla dal suo arrivo nella casa comunale»

E, ancora: «Nelle “previsioni” non c’è traccia dell’azzeramento dei propri stipendi. Nelle “previsioni” non c’è traccia dell’autocritica su spese inutili o eccessive fatte coi soldi dei contribuenti e dei turisti (tassa di soggiorno). Nelle “previsioni” non c’è traccia di quanto speso per i continui affidamenti diretti a ditte e cooperative che sicuramente presentano qualche “stranezza” così come è stato segnalato a più livelli dall’opposizione di “Per Amantea”»

Quinta ed ultima stranezza: «La farsa. Al momento della dichiarazione di voto, di fronte alla chiara espressione del voto contrario del Capogruppo di “Per Amantea”, inizia il balletto dell’ennesima “lezione di contabilità e finanza”, con tanto di relazione scritta data in copia al Sindaco e ai consiglieri di maggioranza, del buon Gigino Socievole, dal buonismo ormai stancante, che sul Bilancio e solo sul Bilancio ha concentrato tutta la sua azione politica a tutt’oggi senza mai “cambiare rotta”, lasciando ai suoi sottoposti il compito di dire e fare qualcosa sui rimanenti problemi che attanagliano la vita di questo paese»

La “lezione” «è durata abbastanza e, come tutti i cittadini avranno potuto leggere ha sviscerato tutti i problemi di tipo tecnico economico-contabile ed ha fornito tutte le ulteriori soluzioni possibili alla maggioranza per uscire dal pantano della criticità del dissesto. Ha fatto davvero un ottimo lavoro per aiutare il Sindaco, suo grande amico. Ha dato davvero un ottimo “assist” alla maggioranza che governa Amantea con i più vecchi metodi di quella politica che pure critica».

Con la sua «“superiorità da gran signore” ha dato in maniera visibile tutto l’aiuto che ha potuto in quel momento ed ha trovato grande consenso in tutte quelle teste che annuivano e nel sindaco che, però, lo ha liquidato dicendo semplicemente che era ben contento di trovare nelle parole di Socievole riscontro di tutto ciò che la sua maggioranza sta già facendo e, quindi, di essere sulla stessa lunghezza d’onda, dando prova di una sostanziale incomprensione dei “nodi” intorno ai quali era costruita la “lezione magistrale” del leader di “Cambiamo Rotta”».

E lo sfogo della Di Tanna va anche oltre: «Cari lettori e cittadini ecco consumata la farsa: io comando ma ho bisogno del tuo aiuto “per il bene del paese”, tu mi aiuti ma lo fai infingendo opposizione, tu mi critichi ed intanto mi indichi ciò che devo fare, ma voti “contro” così ti salvi. a qualche incarico a qualcuno dei membri del gruppo? Vedremo  Cittadini amanteani non credete alle farse… non sono “per il bene del paese”, ma solo per se stessi. Quest’amministrazione disattende molti dei temi importanti per il rilancio della nostra città: un progetto ed una visione sul turismo a 360°. Un’attenzione reale e continua alla salute pubblica (vedi sversamenti a mare, inconcludente utilizzo dei defibrillatori e mappatura cittadina dei punti intervento…). Un’attenzione reale e continua alla legalità di tutti gli atti e le procedure  che troppe volte abbiamo dovuto segnalare per la loro inconsistenza, e potremmo continuare».

Per quanto riguarda lo “stile” della opposizione, “Per Amantea” «si caratterizza per la schiettezza del pensiero, chiarezza di idee, correttezza istituzionale, ma sicuramente rappresenta una opposizione serrata quando è necessario e propositiva quando è possibile. Oggi il nostro intervento è quello di una forte denuncia di tutte le promesse disattese dall’amministrazione Pellegrino che, quando criticata politicamente per dati di realtà, si rinchiude nel vittimismo social o nell’attacco a chi osa. “Per Amantea” invece osa e oserà “Per Amantea e Campora”». 

stefaniasapienza@calabriainchieste.it