Home Calabria Rete ospedaliera, Sabrina Mannarino a valanga: «Ecco cosa è realmente accaduto»

Rete ospedaliera, Sabrina Mannarino a valanga: «Ecco cosa è realmente accaduto»

«Occhiuto ha rivoluzionato un sistema decadente e clientelare stratificatosi per anni ed anni: Sorical, Arrical, Azienda Zero, Consorzi di Bonifica e siamo solo all’inizio»

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PAOLA (Cs) – «Il Comitato ha perso la sua battaglia che era quella di bloccare il Piano di riordino della rete ospedaliera».

E’ partendo da questo assunto che l’avvocato Sabrina Mannarino, consigliere regionale della Calabria e membro della commissione Sanità, torna con una pepata analisi su tutto quanto è accaduto all’indomani del decreto di rigetto del Tar Calabria vertente sul Piano di riordino della rete ospedaliera.

Ai commenti e alle analisi, in particolare, Mannarino replica nel merito, criticando Graziano Di Natale e il Comitato popolare.

Ecco il suo scritto: «Se si fa politica non si smette di essere avvocati e i doveri del codice deontologico bisogna continuare ad osservarli altrimenti ci si cancella dall’albo.

Gli incantatori mediatici alzano il tiro e continuano a confondere la popolazione paolana che viceversa deve essere tutelata con onestà e trasparenza a prescindere dalla appartenenza politica; in questo caso entra in campo prima l’essere uomo professionista che in quante tale deve necessariamente e deontologicamente non divulgare o comunque diffondere notizie false; un tale comportamento, avente ad oggetto la diffusione di notizie false, in alcuni casi potrebbe anche integrare specifiche ipotesi di reato se dolosamente veicolate.

La premessa appare necessaria considerate le inesattezze e le ricostruzioni astruse che ho ascoltato nelle ultime 24 ore tra l’altro divulgate anche per mezzo di un megafono portato in giro per le strade della città di Paola.

Non credo che possiamo più accettare un comportamento simile da parte di un Comitato che per sua natura e scopo dovrebbe avere come obiettivo quello di far conoscere a tutti i cittadini la verità sulle battaglie, giuste o meno non importa, intraprese nell’interesse della collettività.

Ma andiamo con ordine.

  1. Abbiamo ampiamente chiarito che il ricorso del Comitato per la tutela della salute pubblica di Paola è stato rigettato, almeno in prima battuta, dal Tar Calabria: da questo dato vero il Comitato ha diffuso la notizia che il Tar ha bloccato il Piano di riordino della rete ospedaliera. La notizia è falsa.
  2. Il Comitato ha affermato che il Piano di riordino della Rete ospedaliera non poteva essere operativo perché mancavano i pareri ministeriali e che tanto avrebbe confermato il Tar. La notizia è falsa. Il Tar Calabria ha emesso un decreto di rigetto della istanza di misura cautelare, richiesta dal Comitato, in quanto non è maturata la condizione pregiudiziale e non preventiva (come erroneamente e strumentalmente afferma taluno) ai fini dellaoperatività del Piano; ed infatti il Tar parla di “acquisizione di parere dei tavoli ministerialidi verifica” necessariamente successivi. La notizia divulgata dal Comitato che il Piano non è stato adottato secondo legge è falsa.
  3. Il Tar Calabria non ha affermato né chiarito, compito che non ha per legge, che il Piano di riordino delle rete ospedaliera non è operativo perché mancano i pareri ministeriali. La notizia è falsa. Nel rigettare il ricorso del Comitato ha affermato che nessun pericolo deriva dal Piano posto che “L’obbligo dei Direttori Generali delle Asp di attuare il Piano passaattraverso l’adozione di provvedimenti attuativi (successivi) al momento non emanati non dal Commissario ad Acta ma da altri soggetti istituzionali”.

Quello che deciderà il 6 settembre il Tar Calabria non è dato sapere, accetteremo il suo verdetto da buoni cittadini e nel rispetto del principio di legalità in uno Stato di diritto, in quanto i provvedimenti giurisdizionali, le Sentenze per intenderci, non si discutono in piazza, su fb, e con i megafoni nei quartieri, si impugnano nei gradi superiori.

Certo è che il Comitato, allo stato, ha perso la sua battaglia che era quella di bloccare il Piano di riordino della rete ospedaliera.

A ciò si aggiunga che personalmente, ritengo l’iniziativa del Comitato per la tutela della salute pubblica di Paola, di ricorrere al Tar Calabria per l’annullamento del Piano di riordino della rete ospedaliera, palesemente erronea in quanto è stato impugnato un atto non impugnabile.

Ed infatti il Piano di riordino della rete ospedaliera non costituisce un provvedimento amministrativo immediatamente lesivo di un interesse. Il Piano di riordino della rete ospedaliera è tecnicamente e giuridicamente un atto preparatorio. Impugnare il Piano è stato come impugnare una proposta di provvedimento.

E’ un momento di grandi riforme per la Calabria, riforme importanti e necessarie per lo stato di emergenza in cui ci troviamo; le riforme spesso possono risultare impopolari ma certo il coraggio di dare una svolta e di rompere con il passato per il momento lo ha dimostrato solo il Presidente Roberto Occhiuto.

Siamo diventati una regione modello in tanti campi come nella lotta agli incendi e alla maladepurazione. Lo diventeremo anche nella Sanità nonostante lo stato pietoso in cui ci è stata consegnata da coloro che hanno governato prima di noi e l’istituzione di Azienda Zero ne è la dimostrazione.

In solo 19 mesi di governo la nuova politica del Presidente Occhiuto ha rivoluzionato un sistema decadente e clientelare stratificatosi per anni ed anni. Sorical, Arrical, Azienda Zero, Consorzi di Bonifica e siamo solo all’inizio. Certo è difficile accettare per alcuni questo cambio di rotta, questo nuovo modo di far politica che recide drasticamente le radici con il passato, l’unico che può permettere alla Calabria di resuscitare».