CETRARO (Cs) – Appello al Presidente Roberto Occhiuto dal sindacato Confial Sanità dell’ospedale “Iannelli” di Cetraro affinché riveda il nuovo Piano sanitario regionale previsto nel decreto n.198/2023.
«È inutile nascondere che la recente riorganizzazione della rete ospedaliera, deliberata dal Presidente Occhiuto, per quanto concerne il nostro territorio, ha deluso le aspettative di tutti – esordisce la Confial Sanità in una nota – soprattutto dei cittadini».
L’organizzazione sindacale chiarisce subito che «non interessa l’orticello di casa propria e che, come sempre, non ci lasciamo attrarre da sterili lotte di campanile che non portano da nessuna parte, anzi, danno la possibilità ad altri di inserirsi nelle nostre divisioni e di decidere anche per noi.
É il caso di ricordare un famoso detto calabrese: “I ciucci si scerranu e li varrili si rumpanu” pensiamo non ci sia bisogno di traduzione».
Per quanto riguarda gli ospedali di Cetraro e Paola secondo Confial «si poteva prevedere di organizzarla per aree di competenza, vale a dire, per area chirurgica e per area medica. Due ospedali – Spoke complementari».
E in tutto questo: «Vorremmo sapere quale sarà il ruolo delle cliniche convenzionate, se di supporto alle strutture pubbliche o concorrenziale.
Una cosa è sotto gli occhi di tutti: i due ospedali, negli ultimi anni, non offrono più la qualità di una volta. Questo, non per colpa del personale – precisa il sindacato – costretto a turni massacranti per la perenne carenza di risorse umane, e con poliambulatori che hanno liste di attesa interminabili».
Il sindacato è convinto che: «L’efficienza di un ospedale è basata sulla presenza nei reparti di primari reclutati con pubblici concorsi o scegliendo professionalità, anche con contratti quinquennali, come prevede la legge. C’è da dire che oramai da anni non si sostituiscono i primari che vanno in pensione, con le modalità sopradette ma con incarichi ai medici più anziani.
Come Confial Sanità di Cetraro – conclude – auspichiamo che l’attuale Piano sanitario venga modificato, tenendo conto anche delle nostre considerazioni, dettate non da condizionamenti campanilistici, ma dal reale bisogno del territorio».
fiorellasquillaro@calabriainchieste.it