Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso

COSENZA –La Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti si sofferma sul tema della fusione dei Comuni nell’ultima relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali (esercizi 2020-2022) e lancia un monito anche alla politica regionale calabrese, che sul tema si sta confrontando, non senza asprezze, con riferimento soprattutto al progetto di legge sulla cosiddetta “Grande Cosenza”, la città unica che risulterebbe dalla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero ipotizzata dalla maggioranza di centrodestra alla Regione.

Il sindaco Franz Caruso ha commentato così i contenuti della relazione: «La Corte dei Conti, Organo Costituzionale con funzioni di controllo e giurisdizionali, nella relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali, sancisce, in modo inequivocabile, in materia di fusioni dei Comuni, la bontà  della linea adottata dalla mia Amministrazione che è quella di lavorare con metodo deciso alla realizzazione dell’area vasta metropolitana realizzando, da subito, un piano  per la unificazione dei servizi e delle funzioni, prodromico, unitamente allo studio di fattibilità, alla realizzazione della grande città».

E’ quanto affermato da Caruso, commentando  la relazione sugli Enti locali post-pandemia della Corte dei Conti che, «nel capitolo dedicato alle “Fusioni”, parla anche della possibile città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero».

In particolare «i giudici contabili esprimono perplessità sui processi portati avanti senza spirito identitario e solo attraverso logiche contingenti, ritenendo fondamentale la dimostrazione del vantaggio operativo per le comunità che non è e non può essere scontato superando una certa soglia dimensionale».

Rispetto a questa ipotesi, infatti,  «si potrebbe verificare addirittura una complessità di gestione dei servizi, compreso quelli finanziari che potrebbe arrecare danni e non benefici. Rispetto a ciò la Corte dei Conti, suggerisce, quindi, un’azione graduale da avviare attraverso una gestione associata di servizi nell’ambito ottimale, che è ciò che hanno già avviato i Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero».

A questo punto è appena il caso di ribadire che «la Regione Calabria deve assumersi le proprie responsabilità Istituzionali, non facendo mancare ai Comuni i supporti ed i finanziamenti necessari per la realizzazione degli obiettivi di governance che l’area urbana di Cosenza, Rende e Castrolibero persegue con tenacia in settori strategici quali, per fare pochi esempi, i trasporti, l’ospedale, il servizio idrico e quello dei rifiuti etc. Il governatore Occhiuto, inoltre, deve, poi, rinunciare a perseguire logiche di parte in ragione delle quali aggredisce i territori che non si identificano nel suo campo politico».

Ed, invero, dal Governo Occhiuto «la città di Cosenza sta ricevendo solo dinieghi e freni, anche su quanto era già in programma, come la realizzazione della metropolitana Leggera, di cui non siamo messi al corrente di nulla, a voler tacere del tentativo di scippo del nuovo ospedale Hub di Cosenza e dei lavori allo Stadio San Vito Marulla. Un intervento importante quest’ultimo che il Presidente Roberto Occhiuto si era impegnato a finanziare, ma per il quale nulla è stato fatto fino ad oggi».

Detto ciò ci appare chiaro che «il governatore Occhiuto non ama Cosenza e la sua area urbana e che la sua azione alla Regione Calabria è tutta protesa a contrastare ed ad ostacolare i Comuni, arrivando, in tema di fusione, ad avocare a sé ogni potere decisionale, mortificando le Autonomie Locali ed i cittadini. Un atteggiamento ed un modus operandi intollerabili, contro cui proseguiremo la nostra battaglia a salvaguardia ed a tutela delle prerogative dei Comuni, costituzionalmente garantite, e quelle delle nostre comunità»

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