CATANZARO – Il governo Meloni ha deciso di ridurre i finanziamenti destinati alla Calabria nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, togliendo un miliardo di euro a questa regione, snobbando ancora una volta gli eletti calabresi del centrodestra a vari livelli che, purtroppo, vestono sempre più spesso i panni dei cerimonieri e dispensatori di selfie e belle parole, fuggendo via quando si tratta di difendere il territorio, come già accaduto per l’autonomia differenziata voluta dalla Lega.
Sulla triste vicenda registriamo l’accorato appello del consigliere comunale catanzarese Vincenzo Capellupo ai vari Occhiuto, Wanda Ferro e parlamentari calabresi.
«Profonda contrarietà e preoccupazione per la decisione del governo Meloni di ridurre i finanziamenti destinati alla Calabria nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’annuncio che quasi un miliardo di euro verrà cancellato dalla Calabria rappresenta un colpo durissimo per la nostra regione e per la città di Catanzaro.
Non possiamo ignorare l’impatto devastante che questa riduzione avrà sulle infrastrutture, la crescita economica e la creazione di posti di lavoro nella nostra regione. Sono a rischio numerosi progetti già in fase avanzata di progettazione definitiva che potrebbero saltare a causa di questa drastica diminuzione dei fondi.
In questo momento cruciale per la ripresa economica e sociale dopo gli impatti della pandemia, è fondamentale che la Calabria riceva il sostegno necessario per favorire lo sviluppo e la resilienza del territorio.
L’invito è dunque ai parlamentari calabresi a unirsi per difendere gli interessi della regione e in particolare la sottosegretaria Wanda Ferro, affinché si possano adottare misure volte a correggere questa decisione e garantire una distribuzione più equa dei fondi.
Una battaglia che, per sua natura, non potrà escludere il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, parlamentare di lungo corso e a cui oggi è richiesto lo sforzo di difendere la sua regione.
Non possiamo permettere che la Calabria e Catanzaro siano lasciate indietro. Chiedo al governo di riconsiderare questa scelta e di assicurare che i finanziamenti necessari siano assegnati per garantire un futuro di crescita per la nostra regione».