L'area giochi di Campora San Giovanni

AMANTEA (Cs) – Giunge in queste ore presso la redazione di Calabria Inchieste la denuncia di una turista che ha scelto Campora San Giovanni quale meta per la propria vacanza e, al contempo, sempre sullo stesso argomento, anche l’intervento dell’ex sindacalista Walter Giampà.

Entrambi hanno acceso i riflettori sulla disparità di trattamento tra Amantea e Campora in relazione alla realizzazione di un’area giochi per bambini.

«L’area giochi di Campora San Giovanni è in modalità cantiere dal 21 luglio e ad oggi, 14 agosto, nulla fa pensare alla conclusione dei lavori perché non è stato ancora installato il tappeto antitrauma»

La zona, «oltre a non essere ancora agibile, è stata depotenziata perché la cosiddetta riqualificazione ha previsto la sostituzione dei giochi ma anche l’eliminazione di un’altalena, di uno scivolo per bambini più grandi e di una struttura per l’arrampicata».

Il parco giochi di Amantea «è stato inaugurato con tanto di festa, torta e diretta il 29 luglio. Quell’area è stata totalmente potenziata, con l’inserimento non solo di nuove attrazioni ma anche di un’area dedicata al fitness».

Inoltre «le associazioni del territorio, coadiuvate dal comune, hanno previsto una raccolta fondi per creare giustamente un impianto di video sorveglianza, segno che l’amministrazione tiene tanto alla riqualifica del parco giochi e al benessere dei bambini. Come mai lo stesso sentimento non riguarda invece la frazione di Campora San Giovanni? Come mai qui non è stata prevista una riqualifica ma un depotenziamento in piena stagione estiva?».

Alla riflessione di questa turista ha fatto eco l’ex sindacalista Walter Gimpà che, in merito, ha scritto:

«E’ quasi passato un mese dal giorno nel quale, giustamente ed in pompa magna, veniva restituito ai bambini di questa città un luogo dove poter liberare la loro energia giocosa e nasceva addirittura una nuova area dedicata, però per i più grandi, dove sfogare l’accumulo si stress quotidiani ovvero la nuova frontiera dell’area fitness all’aperto»..
Tutto nella piena ricerca di «far diventare Amantea, anche attraverso queste semplici strutture, una città normale. Ma Amantea è composta non solo del nucleo urbano cosiddetto “centrale” ma anche di un più piccolo ma altrettanto importante agglomerato cosiddetto “popolosa frazione” che è Campora San Giovanni».
Da quel giorno, «è quasi trascorso un mese, ed ancora la “popolosa frazione” non vede la rinascita dello spazio dedicato ai bambini. Qualcuno può legittimamente obiettare:  dateci il tempo, è periodo di ferie. Ferie che spesso mettono quasi in pausa le attività e che invece accendono i bagliori di luce stupefacenti, con l’annesso assopimento delle coscienze civiche che come si usa molto constatare in comportamenti collettivi che nell’indicare la luna guardano il dito».
No, ciò non vuole essere «un’accusa infamante di doppio pesismo, ma un richiamo soprattutto a me stesso che guarda quelle luci stupefacenti e vedono una normalità che è ben lontana da raggiungere, alla quale ci stiamo abituando. Certo non sono anche quattro giochini per i nostri figli, che a Campora diventeranno due, per farmi gridare allo scandalo ma tutto il contesto che ci circonda e che non riusciamo a vedere oltre la cortina fumogena».
stefaniasapienza@calabriainchieste.it