AMANTEA (Cs) – L’ambulanza arriva senza il medico e un uomo con principio d’infarto è morto. E’ successo ancora una volta, come tante altre registrate già lungo Tirreno cosentino, senza che sia stata ancora trovata una soluzione al diritto alla salute negato. E, in un contesto dove i politici litigano per il grande Ospedale unico, sembra davvero un paradosso che si muore per l’assenza del medico su una unità di pronto intervento.
Ecco perchè il PD di Amantea interviene per chiedere «che il diritto alle cure ed al soccorso medico diventino priorità dell’amministrazione comunale».
Da un po’ di tempo «ci viene riconosciuto il diritto di applaudire, ma non di esercitare quello di critica», denuncia la coalizione di centrosinistra he prosegue «dovremmo mettere sotto un tappeto tutti i problemi e le criticità per contribuire ad una rappresentazione della realtà ideale, la più bella che ci possa essere. Come un inganno
E, ancora: «Siamo sufficientemente testardi da non rispettare questo altrui desiderio.
Amantea città più cardio-protetta d’Italia. Ottima iniziativa di Zippa29, alla quale va il nostro sentito e sincero ringraziamento. Pochi giorni fa abbiamo potuto apprezzare le foto dell’inaugurazione, in particolare dell’Assessore alla Sanità».
Al Pd preme però sottolineare che «da tempo si susseguono le segnalazioni relative ai singhiozzi, ad esempio, da parte della Guardia Medica. Un servizio essenziale per la sicurezza dei cittadini».
Stamattina presto, poi, «si è presentato al Poliambulatorio un paziente accusando sintomi compatibili con l’infarto. Il personale ha prontamente svolto le metodiche necessarie per l’urgenza ed ha chiamato il 118 che subito si è recato sul posto, ma senza medico. Circostanza che non ha consentito il trasporto dell’infartuato. È stato, quindi, chiamato il soccorso di Paola. Nel frattempo, il paziente è morto».
Qualcuno dirà «che si è trattato di uno sfortunato avvenimento. Ma sappiamo – perché a più riprese le abbiamo denunciate – che queste criticità sono all’ordine del giorno».
Rispetto a tale stato di cose, «non abbiamo sentito proferire parola né al Sindaco, né all’Assessore alla Sanità , neppure in risposta alle diverse sollecitazioni della consigliera Di Tanna. Il nostro invito – perché su questo ci troveranno alleati – è di affrontare il tema del diritto alle cure ed al soccorso medico. Magari non paga in termini di propaganda, ma è necessario per offrire protezione, sicurezza e dignità alle persone».
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