Home Cultura “Shanna”, Iacovo presenta il suo romanzo nella terra natìa: Guardia Piemontese

“Shanna”, Iacovo presenta il suo romanzo nella terra natìa: Guardia Piemontese

Il primo della trilogia. Lo scrittore da anni lotta per la conservazione e la valorizzazione della sua cultura occitana

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GUARDIA PIEMONTESE (Cs) – Ad un anno di distanza dalla pubblicazione del romanzo e dopo il successo conclamato ed inaspettato Iacovo presenta il suo libro nella terra natìa.

Sembra difficile comprendere come mai un libro rivelazione che in pochissimo tempo è riuscito a superare i confini nazionali fino a raggiungere gli Stati Uniti abbia dovuto attendere un anno prima di essere ricevuto e presentato nella terra in cui è nato. Tra l’altro su iniziativa privata degli albergatori locali. Sembra difficile ma in fondo la risposta viene fornita dalla trama stessa: l’urlo alla libertà

Una tavolino letterario quello che lo scorso 16 agosto si è svolto presso l’Hotel Mediterraneo di Guardia Piemontese dove Domenico Iacovo ha commentato il suo libro (il primo della trilogia) e risposto alle domande che gli giungevano dalla moderatrice, dal pubblico e perfino dai social in diretta internazionale. Tra le tante domande poste all’ autore una in particolare: “Che cosa è la libertà e quanto costa essere un libero pensatore nella propria terra?”

«Significa guadagnarti una sentenza di condanna a morte – risponde Iacovo – mentre nel resto del mondo il Medioevo si è concluso nel giorno in cui Colombo ha messo piede in America, da noi, nella nostra amata Calabria, il vassallaggio al signore non è mai terminato. Un tempo i padroni minacciavano i propri sudditi con spade ed alabarde, oggi con minacce e ripicche in grande stile mafioso. Come dice il Procuratore Gratteri, il mafioso non è più tale grazie alla lupara; lo è indossando il colletto bianco.

Fino a qualche secolo fa ai commercianti di schiavi occorrevano le catene per ridurre un uomo libero in schiavo. Oggi tutti noi abbiamo iniziato a barattarla, venderla e scambiarla con vana comodità ed illusoria sicurezza.

Decidiamo deliberatamente di asservirci ai “padroni” per quattro spiccioli in più. Preferiamo divenire servi piuttosto che pagare il caro prezzo della libertà ovvero quello di rimanere fedeli a noi stessi nonostante chi è al potere inizi a trattarci come cittadini di serie B. Perché questa è la verità: se non sei d’accordo col sovrano allora non solo non hai alcun diritto, ma devi vivere imbavagliato e pronto a subire le sue angherie. Questo è il messaggio di Shanna: difendi con tutto te stesso la tua libertà perché senza di essa non sarai altro che una silente pecora destinata al macello!»

Parole molto forti quelle che Iacovo destina alla comunità che lo ha visto nascere e crescere. Parole sentite che sembrano tentare di nascondere un disagio emotivo e reale a cui è chiamato a rispondere.

Ricordiamo infatti che Domenico Iacovo da anni lotta per la conservazione e la valorizzazione della sua cultura occitana, che vive a Guardia Piemontese grazie al lavoro che si è inventato: pastore di capre e pecore sulla scia dei suoi nonni. Ricordiamo che da anni denuncia lo sfruttamento spietato della montagna guardiola e la sporcizia malsana che caratterizza quegli anfratti verdi che altrimenti sarebbero pascoli rigogliosi.

Lo scrittore ancora continua: «Tre cose considero sacre nella mia vita: la mia famiglia e le persone che amo, i miei animali e la mia libertà. Tra le tre, la cosa che mi è più cara è la mia libertà poiché voglio essere libero perfino d’amare e darò sempre tutto me stesso affinché nessuno limiti questa sacra libertà che difendo e sempre difenderò con tutte le mie forze. Proprio come fanno dalla notte dei tempi i lupi».

Lo scrittore che rimarca il concetto di libertà, in maniera forte, forse si ritrova a combattere la sua personale battaglia sulla scia di Arnes e Shanna contro abusi di potere?

Inutile sottolineare come il video della diretta abbia raggiunto, in poche ore, centinaia e centinaia di visualizzazioni.

Intanto il suo racconto sembra non conoscere limiti. Il libro, tra i primissimi nella letteratura esordiente calabrese e con numerose vendite sul territorio nazionale, procede senza sosta offrendo al lettore un racconto di amore, rispetto per la natura, avventure eroiche e soprattutto dedizione costante alla sacra libertà.

Il prossimo appuntamento si terrà giovedì 24 agosto alle ore 21.30 presso l’Hotel Meridian di Guardia Piemontese con ingresso libero a chiunque sia interessato.