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Ambulanze senza medico, Di Natale: «Le mie denunce rimaste inascoltate»

L'ex segretario questore del consiglio regionale della Calabria sulla morte di Gianni Mazzei: «Potenziare il servizio di emergenza urgenza»

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Il compianto maestro di Musica Gianni Mazzei

PAOLA (Cs) – Graziano Di Natale, già segretario questore del consiglio regionale della Calabria, interviene sulla triste vicenda che ha colpito una stimata famiglia di Fuscaldo, il cui congiunto, il maestro di musica Gianni Mazzei (https://www.calabriainchieste.it/2023/08/19/lambulanza-arriva-tardi-e-senza-medico-gianni-mazza-deceduto-dopo-quasi-unora-e-mezza/) è deceduto in circostanze tutte da chiarire.

«Le mie denunce rimangono inascoltate e intanto in Calabria la gente muore lasciando nella disperazione le famiglie», è l’accusa dell’avvocato Di Natale

«Era il 3 novembre 2021 – aggiunge – quando denunciai la grave situazione in cui si trovava il servizio 118 della Provincia di Cosenza.

Ambulanze senza medici con tragedie che potevano forse essere evitate. A seguito della morte di un uomo di 40 anni, avvenuta nel 2021 a Roseto Capo Spulico, denunciavo pubblicamente la circostanza che le autoambulanze erano sprovviste di personale medico.

Sulla questione presentai una interrogazione in Consiglio Regionale la n.190 del 27/07/2021 con la quale ponevo il problema dell’emergenza sanitaria e della mancanza di personale medico sui mezzi di soccorso.

Oggi apprendo dalla testata giornalista online ‘Calabria Inchieste’ che un altro uomo ha perso la vita a Fuscaldo e che l’autoambulanza, arrivata dopo 45’, era priva di personale medico», scrive il politico.

E aggiunge: «Conoscevo Gianni Mazzei – prosegue – e della sua scomparsa ne sono davvero dispiaciuto. Credo che, nonostante la professionalità del nostro personale sanitario, un servizio come quello dell’emergenza urgenza debba necessariamente essere potenziato perché in gioco c’è la vita delle persone.

Andrebbe spiegato tutto ciò – avanza – a chi continua a non avere il coraggio di schierarsi con il Comitato Difesa del Diritto alla Salute che lotta per il potenziamento della struttura ospedaliera di Paola. È impensabile – conclude – continuare a morire a causa di un sistema sanitario che, ancora, nel 2023 non riesce a garantire ai cittadini il diritto a curarsi come sancito nella nostra carta Costituzionale».