PAOLA (Cs) – A proposito di rete ospedaliera, l’Associazione per la Salute del Cittadino che vede come presidente Mariella Veneruso, medico di base del tirreno cosentino, condivide la proposta di alcuni sindaci della costa, sostenuta dal consigliere regionale Sabrina Mannarino, di costruire un ospedale unico sul litorale tirrenico.
«Un nosocomio costituito da due strutture divise e distanti – spiega la dottoressa Veneruso, in riferimento al San Francesco di Paola e all’ospedale Iannelli di Cetraro – consente ottimi interventi se sottoposti entrambi a ristrutturazione, specialmente la struttura ospedaliera di Cetraro che ad oggi appare alquanto fatiscente per alcuni reparti e sale operatorie».
«Come la fornitura di ulteriori macchinari per imaging diagnostici che sicuramente rientrerebbero con gli approfondimenti avviati dal Tavolo tecnico interministeriale sul tema dell’edilizia sanitaria coordinato dal Dipe, dove la 10ª Commissione permanente del Senato della Repubblica, Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, ha deliberato all’unanimità l’avvio di un’indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, nel quadro della Missione 6 del Pnrr.
L’indagine è stata motivata – spiega Veneruso – facendo riferimento alla necessità di esaminare lo stato di attuazione del piano pluriennale di interventi di cui alla legge n. 67 del 1988, eventualmente anche con la finalità di individuare modifiche alla disciplina vigente.
Alla data attuale sono state audite diverse amministrazioni, enti e associazioni di categoria che sono intervenute in presenza o con la presentazione di memorie scritte.
L’idea, quindi, esposta da alcuni sindaci del Tirreno cosentino e supportata e avvalorata dalla consigliera regionale Sabrina Mannarino, membro della commissione alla Sanità pubblica della Regione Calabria, deve essere intesa come vero e reale supporto alla gestione della salute pubblica, senza se e senza ma.
A volte – fa presente ancora Mariella Veneruso – un atto di protesta non rappresenta atto di forza nella difesa di un diritto pubblico, ma semplicemente interesse personale a trascinare l’attenzione sul suo autore e ispiratore.
Il vero progresso consiste infatti nella elaborazione di idee supportate dalle delibere statali e che si trasformino in fatti».
La dottoressa Veneruso, infine, porge gli auguri ed il suo benvenuto ai nuovi medici cubani che collaboreranno con la comunità scientifica locale.