PAOLA (Cs) – Sollecitati da cittadini, commercianti e vacanzieri, i quali hanno inviato foto e video a Calabria Inchieste, unitamente a varie testimonianze sullo stato di degrado che caratterizza il centralissimo corso Roma di Paola in questi giorni d’estate, ci limitiamo a raccogliere e riportare prese di posizione di parte su quanto sta avvenendo in questi giorni, auspicando di registrare, in contraddittorio, una presa di posizione dell’amministrazione comunale.
Si segnalano, in particolare, inefficienze nella raccolta dei rifiuti presso gli esercizi commerciali del centro cittadino: come dimostrano le foto, ammassi di immondizia non vengono prelevati da giorni (pare 7) e, purtroppo, non è un bel vedere, soprattutto in questo periodo.
Si segnalano, poi, ancora, guasti e disservizi registrati nell’impianto di pubblica illuminazione che – come dimostrano le foto – lasciano intere zone di Paola al buio e per periodi importanti (corso Roma in primis).
In un altro caso, invece, sono stati denunciati ritardi nella rimozione del palco comunale, montato nell’area pedonale di corso Roma per un evento svoltosi giorni addietro. Ritardi che hanno costretto la Parrocchia a deviare, dopo diversi decenni, il corso della tradizionale processione religiosa svoltasi alcuni giorni addietro.
Viene altresì segnalato lo spostamento improvviso dei banchi vendita del mercato domenicale da una zona all’altra del centro cittadino, nonché il trasferimento – sempre improvviso e senza comunicazione pubblica – del ”grande mercatino serale” dal corso Roma al lungomare cittadino. Provvedimenti che hanno disorientato commercianti e cittadini.
In ultimo, viene stigmatizzata duramente la rassegna estiva, «povera e disorganizzata»: «Lo scorso anno hanno trovato la giustificazione che si erano appena insediati, ma quest’anno i nostri politici della “nuova era” non possono essere giustificati: la rassegna è povera e scadenza, mentre paolani e visitatori si recano ogni sera nei Comuni limitrofi, lasciando Paola letteralmente deserta. Anzi, registriamo che gli stessi amministratori e politici trascorrono le proprie serate a Fuscaldo e San Lucido», è il senso delle varie denunce registrate. «La nostra città, dunque, sta morendo e nessuno si attiva per soccorrerla»