PAOLA (Cs) – Il consigliere regionale Sabrina Mannarino, insieme ai consiglieri Pierluigi Caputo, Katya Gentile, Pietro Santo Molinaro e Giuseppe Graziano, ha presentato in Consiglio Regionale la proposta di legge recante “Tutela e valorizzazione dell’Arcomagno nel Comune di San Nicola Arcella”.

La proposta di legge prevede che la Regione Calabria riconosca la rilevanza regionale del sito.

In tale contesto viene chiesto di prevedere: la conservazione delle peculiarità ambientali, naturali e paesaggistiche del geosito dell’Arcomagno e del suo equilibrio ecologico; la fruibilità del luogo per fini turistici, culturali, scientifici ed educativi; la promozione e la valorizzazione del luogo; la manutenzione e messa in sicurezza del percorso pedonale e del sito.

A sostegno della proposta vi è il riconoscimento dell’area come bellezza naturale oggetto di vincolo, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) dall’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

La proposta di legge stabilisce che il Comune di San Nicola Arcella dovrà «organizzare visite guidate e programmare il calendario per la loro gestione; redigere il materiale conoscitivo relativo al sito; garantire il decoro e la pulizia del luogo; stilare il piano annuale degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del percorso e del geosito, unitamente ai progetti per la messa in sicurezza dell’intera area; gestire i fondi assegnati per rendere più fruibile e sostenibile il sito ed accogliere al meglio i visitatori».

Secondo la suddetta proposta, inoltre, il comune di San Nicola Arcella dovrà presentare alla Giunta Regionale, entro il 30 marzo di ciascun anno, una relazione dettagliata sull’impiego del contributo (dell’anno in corso e del successivo), che sarà pari a 30 milioni di euro.

«Da cittadina calabrese e consigliere regionale», Sabrina Mannarino ritiene fermamente che il «geosito dell’Arcomagno sia un patrimonio di inestimabile importanza che necessita di essere custodito, valorizzato e promosso, non solo per fini turistici, ma soprattutto per scopi di tutela ambientale, culturale e paesaggistica del territorio».