Granturco danneggiato dal forte caldo

REGGIO CALABRIA – «La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha trasmesso ufficialmente nelle scorse ore la documentazione necessaria per la decretazione dello stato di calamità naturale per i danni subiti dalle coltivazioni sul territorio metropolitano di Reggio Calabria dovuti alle estreme temperature riscontrate nello scorso mese di luglio e nel periodo precedente». A darne notizia in una nota il Consigliere delegato all’Agricoltura di Palazzo Alvaro, Giuseppe Giordano.

All’inizio di agosto il delegato, insieme alla dirigente del Settore e ai funzionari preposti, aveva incontrato i rappresentanti delle associazioni professionali agricole per rappresentare la volontà dell’Ente di procedere speditamente alle verifiche per il riconoscimento dei danni a seguito degli eventi meteo climatici, chiedendo alle imprese agricole del territorio di documentare lo stato dei danni subiti per scottature da caldo, al fine di avanzare la relativa richiesta di risarcimento.

Successivamente, nel corso della seduta del Consiglio metropolitano di inizio agosto, il consigliere Giordano aveva presentato ed illustrato una mozione, approvata all’unanimità dall’aula, in cui condivideva l’esigenza di avviare le procedure propedeutiche al riconoscimento della calamità naturale.

A seguito delle attività di indagine e dei sopralluoghi sul territorio svolti dal settore Agricoltura della Città Metropolitana, con il prezioso supporto delle associazioni di categoria del comparto e degli stessi Comuni interessati, alcuni dei quali hanno anche deliberato la richiesta di risarcimento, il danno economico accertato è stato pari al 72,28% dei previsti introiti della commercializzazione dei prodotti agricoli. Complessivamente le segnalazioni pervenute e verificate dagli uffici sono state oltre 500 in appena tre settimane.

I danni più consistenti si sono registrati, oltre alla produzione del bergamotto ridotta dell’80%, nel settore olivicolo e della produzione di olio, per una perdita pari al 68%, degli agrumi, per circa l’80%, dei frutteti e del kiwi, per circa il 70%, dei vigneti e degli ortaggi per il 65% e per le coltivazioni a carattere seminativo, per il 60%. Danni ingenti sono stati segnalati dalle aziende apistiche.

I Comuni interessati dalla perdite sono tutti quelli appartenenti al territorio metropolitano. I contenuti dell’accertamento, disposto dal Settore su impulso del Consigliere Giordano, sono culminati in una relazione complessiva, corredata da materiale fotografico georeferenziato, da schede tecniche e calcoli economici, che è stata trasmessa alla Regione Calabria affinchè sia riconosciuto lo stato di calamità e disposti i necessari ristori.

«E’ stato fatto un lavoro articolato e minuzioso – ha affermato il Consigliere Giordano – in un periodo certamente complesso come quello di agosto, gli uffici non si sono risparmiati nemmeno un istante per svolgere in maniera scrupolosa tutte le verifiche, i calcoli e le proiezioni, in tempi veramente ridotti».

In sole tre settimane «si è riusciti a monitorare l’intero territorio e le produzioni agricole danneggiate, giungendo alla stima puntuale di un danno pari a più del 72%. Una situazione oggettivamente disastrosa per i nostri agricoltori, cui va la piena e concreta solidarietà delle istituzioni territoriali per i danni subiti a causa dell’eccesso climatico».

Proprio per questo «abbiamo agito in maniera spedita, grazie al prezioso supporto della Dirigente del Settore e di tutti i funzionari impegnati nell’attività, che ringrazio per l’impegno profuso, per arrivare in tempi brevissimi alla stesura della relazione e della richiesta ufficiale che abbiamo trasmesso alla Regione».

Adesso «ci attendiamo dagli uffici della Cittadella la medesima solerzia, affinché si pervenga al riconoscimento e al ristoro dei danni. Il settore agricolo merita il pieno sostegno di tutte le istituzioni e su questo siamo impegnati a richiedere un intervento in tempi brevissimi. Già la prossima settimana incontreremo nuovamente le associazioni professionali agricole per eventuali ulteriori iniziative da condividere».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it