CATANZARO «Vantaggi per i medici che vengono a lavorare in Calabria, come per i magistrati».
È la soluzione che il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, propone al governo per sopperire alla grave carenza di medici negli ospedali calabresi. «Il debito è inferiore rispetto a quello di altre regioni del centrosud, le risorse ci sono e un medico cubano costa quanto un collega italiano. Ma reclutare i medici in Italia è difficile, soprattutto in regioni come la Calabria in cui il sistema sanitario non è attrattivo».
La questione, dunque, è come contrastare la “concorrenza” delle altre regioni. «Perché un giovane medico specializzato, con offerte in tutta Italia, dovrebbe venire in ospedali che, a causa del disastro del commissariamento, presentano problemi strutturali?».
La soluzione, per Occhiuto, sarebbe quella di garantire vantaggi sia economici che di carriera per chi decide di lavorare in Calabria. «Viene già fatto con i magistrati ed è giusto premiare chi decide di lavorare in zone disagiate. Ho bisogno che il governo si impegni a mandarci i medici migliori. Molti sono calabresi e sono apprezzati ovunque, forse resterebbero in Calabria se venissero remunerati e considerati meglio».
In merito ai medici cubani il governatore Occhiuto ha riferito: «Ai 52 iniziali se ne sono aggiunti 121 le scorse settimane che ci hanno consentito di lasciare aperti ospedali che altrimenti avremmo dovuto chiudere».
Infine: «Ho ricevuto tantissime critiche. I medici sono stati apprezzati sia dai colleghi italiani che dai pazienti, aiutandoci a smaltire le liste d’attesa e addirittura riparando in alcuni ospedali macchinari guasti».