AMANTEA (Cs) – Soddisfatto il Comitato Amantea Antofascista e Resistente per l’esito dell’incontro tenuto venerdì presso il Convent Centre, gradinata Cappuccini, relativo alla presentazione del volume “Indagine sulla morte di un partigiano. La verità sul comandante Facio”, di Pino Ippolito Armino.
«La presentazione del volume di Pino Ippolito Armino “Indagine sulla morte di un partigiano. La verità sul comandante Facio”, nella suggestiva cornice del chiostro del Convent Centre, – si legge in una nota stampa – ha rappresentato un momento significativo per conoscere la storia del più valoroso e importante partigiano calabrese».
E, ancora: «Sempre con maggiore intensità ci si interroga sul contributo dei meridionali nella liberazione dell’Italia dal nazifascismo. In questa prospettiva va interpretata la vicenda di Dante Castellucci, il comandante Facio, alla testa del battaglione Picelli, “ottavo dei fratelli Cervi”, tanto la sua storia è legata a quella dei sette fratelli con i quali condivideva, innanzitutto, il medesimo impeto».
Dante Castellucci – originario di Sant’Agata d’Esaro – «è stato un comandante coraggioso, giusto ed empatico. Finito per mano dei suoi stessi compagni dopo un processo farsa. La sua è tra le pagine più belle e al contempo dolorose della lotta partigiana».
Questi i temi trattati dai tre relatori – Enzo Giacco, Emilia Di Tanna e Lucia Groe – e dall’autore Pino Ippolito Armino presente all’incontro, partecipato da un numeroso pubblico.
Suggestive le letture di Maria Cuzzilla e Vincenzo Ragusa, che hanno accompagnato il viaggio alla scoperta del comandante Facio.
Nei prossimi giorni – il Comitato “Amantea Resistente e Antifascista” che ha promosso l’incontro – formalizzerà la richiesta di intitolazione di una piazza, di una strada, di un luogo in città a Dante Castellucci. Una richiesta che si somma a quella già inoltrata e riguardante Teresa Gullace.
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