CASSANO ALLO IONIO (Cs) – Accendendo i riflettori sulla presenza, a Cassano allo Ionio, di due noti “professionisti della politica”, onnipresenti in contesti pubblici amministrativi e politici, ArticoloVentuno offre una simpatica analisi politica su quanto sta accadendo nella cittadina ionica e quindi sul ruolo delle figure appena citate: Giovanni Papasso e Gianluca Gallo, rispettivamente sindaco e assessore regionale, appartenenti a schieramenti contrapposti.
Un contesto politico, quello cassanese, dove esistono tanti presunti problemi gestionali, dove la «opposizione s’accuccia» e dove, verosimilmente per mera coincidenza e/o per bravura, a vincere i concorsi pubblici sono gli amici e i politici legati all’area del sindaco.
Ma andiamo all’analisi politica di ArticoloVentuno, che proponiamo di seguito intergralmente, in un paese – l’Italia – dove la critica politica continente è sacrosanta e non deve (dovrebbe) urtare nessuno.
«Il primato della buona politica, resta, come abbiamo spesso sostenuto, legato ai comportamenti dei singoli.
A noi, che di mestiere facciamo o abbiamo fatto altro, ci sembra incomprensibile ed a tratti inverosimile il metodo “della pratica dell’equivoco” come lo si esercita spudoratamente a Cassano.
E partendo dai fatti chiediamo spiegazioni nei nostri confini, ma soprattutto fuori, dove si dovrebbe esercitare un minimo di controllo sui territori.
A Cassano si alternano due professionisti della politica, molto differenti ma ormai probabilmente non più molto distanti, il Sindaco Papasso e l’Assessore Regionale on. Gallo.
Il primo appoggiato inizialmente dalla Lega (stretta vicinanza Molinari e poi Sofo), di cui si ricordano i rinfreschi sempre con esponenti di destra ed i tanti voti usciti dalle urne.
Con il passare degli anni questa bizzarra idea della compagine multicolor, si è andata man mano rafforzando fino ai nostri giorni con l’entrata in maggioranza del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che amministrerà quindi con il PD, di cui il Sindaco risulta difatti l’unico azionista avendo da anni lanciato sullo stesso un’opa!
Già questa descrizione dovrebbe far riflettere coloro che dicono di occuparsi di politica, ma è successo di più: una consigliera comunale eletta fra i banchi della minoranza, all’atto dell’insediamento, passa direttamente in maggioranza, senza alcuna motivazione politica e però alle regionali ritorna nel suo campo e vota per l’On. Gallo.
Per quattro anni si decide in nome di una fantomatica Pax, di sospendere di fatto la Democrazia e l’opposizione s’accuccia e, tranne sporadici abbai che non mordevano, diventa pressoché organica alla maggioranza.
Quest’è quanto avviene a livello territoriale.
Ai livelli alti, invece, Papasso interpreta il ruolo DELL’AMICONE, ed al centrodestra chiede soldi ed interventi ed al centrosinistra invece candidature.
Dopo essere stato sonoramente bocciato come candidato (imposto) alla Presidenza della Provincia per il centrosinistra, ci prova alle regionali ma non viene candidato, ci riprova di nuovo alla provincia dove viene a malapena eletto consigliere, e dopo siccome già giocava a fare il deputato ed a sentirsi importante, il PD lo candida in un collegio perdente, dove lui è convinto di spuntarla con una sua nuova formula del tutto inedita secondo la quale “chi arriva ultimo vince la competizione”.
Non è la prima volta che si cimenta con strane interpretazioni della legge elettorale (si rammenta il peccato dal quale tutto ebbe origine, ossia la grande bugia che negava l’esistenza dell’anatra zoppa nel 2012), ma quest’ultima trovata dell’effetto trascinamento rasenta il ridicolo.
L’esito anche alle politiche per lui è comunque molto deludente, e la gente di Cassano non si reca alle urne proprio per non votarlo.
Tenta finanche la scalata all’Anci regionale, convinto di essere un grande, ma alla fine la sua smisurata ambizione di potere, crea anche lì fra gli amministratori solo un gran pasticcio per tutti.
Esemplare ciò che è accaduto durante la campagna elettorale regionale e politica: assessori con disinvoltura girovagavano con schede di sinistra e schede di destra.
Basta dire che il candidato alle regionali del Partito Socialista (partito del Sindaco) riesce a racimolare solo 70 voti.
Ed oggi, quando il Sindaco sostiene che ha il 95% dei consensi e perché è convinto che tutto il centrodestra lo voterà compatto.
Gira con autista e l’autovettura del Comune in lungo ed in largo, ai convegni, alle presentazioni di libri ed altro, sempre proiettato all’esterno alla ricerca di una qualche carica retribuita, disposto anche se in un condominio, purchè prestigioso come amministratore, che contribuisca a dargli maggiore potere e visibilità.
Nel frattempo a Cassano dallo scioglimento in avanti avviene di tutto ma la politica, i sindacati, le associazioni, le agenzie educative, gli uomini di cultura non se ne interessano.
La più magistrale delle fatalità, coincidenze che coincidono direbbe il grande Totò, è la stragrande maggioranza dei vari concorsi indetti resta ad appannaggio di ex assessori o di candidati o parenti di consiglieri di maggioranza.
Dopo 9 anni ci si accorge che c’è un altissimo tasso di evasione fra i contribuenti e ci si affida ad una società esterna per il recupero, dove naturalmente si assume prima una parente di un assessore e, dopo aver energicamente rivendicato anche lei un posto, giustamente anche l’assistente personale del Sindaco rimasta lei inoccupata viene assunta presso la stessa società.
E chissà che altre bizzarrie ancora s’inventerà.
Progetti Pnrr cannati di cui si attendono parcelle stratosferiche e spiegazioni che altrimenti si dovranno cercare altrove.
Si dice di essere ecologista e di sinistra, ma poi non si fa nulla in merito all’enorme discarica che spesso brucia e dove da tempo i conferimenti e gli spazi per accogliere altra spazzatura aumentano.
Chi paga un prezzo salato non può che essere la cittadinanza, indennizzati con 5 milioni di euro spesi in bitume etc e neppure un euro per la prevenzione e monitoraggi!
Anzi, così come Dracula vuole il sangue, lui ha bisogno di tanti soldi per feste, cantanti di grido, segretarie a iosa, conferimenti di benemerenze (già con queste è stato acclarato l’incremento del Pil), aumenti di stipendi del +30% e quindi fanno più che comodo le maggiori royalties ricevute per la maggiore spazzatura conferita.
Questo avviene nel mentre si spengono gli impianti di illuminazione pubblica per risparmiare e si applica, per la prima volta, un’ulteriore tassa come l’addizionale comunale Irpef.
Il territorio comunale è ad alta percentuale di dispersione scolastica, si registra un alto tasso di malati per tumori, dopo 10 anni manca ancora l’acqua potabile a Marina di Sibari, si ha una rete di sottoservizi fatiscenti che però copriamo con milioni e milioni di asfalto, e difronte ai veri problemi si chiama a pagare sempre Pantalone!
PANTALONE com’è successo in passato per il dissesto finanziario quando intervenne lo Stato per ripianare i debiti fatti dagli stessi socialisti di oggi.
Per i laghi LA REGIONE, per Marina LA REGIONE, per la strada della Madonna della Catena LA REGIONE.
Anche se, ad onor del vero, bisogna dire che questo intervento puntuale da Mutuo Soccorso evidenzia come al solito che chi spende porta i conti ad altri, all’ “ufficiale pagatore” in questo caso il secondo che sta in Regione, che pur di non essere offeso e vilipeso, paga tutto e abdica, si disinteressa e demoralizza anche i suoi amici che attendono invano un suo cenno, che probabilmente non arriverà mai.
Questo silenzio, non di nuova novità, si è verificato già sulla questione discarica: l’assessore, da semplice Consigliere regionale di opposizione protestava contro Oliverio a favore della chiusura, oggi che la Regione è lui, muto come un pesce!
Più che pax per la crescita del territorio, pare invece orientata ad una spartizione del territorio per motivi elettorali.
Ai posteri l’ardua sentenza».