VIBO VALENTIA – In merito alla notizia dell’annullamento dell’evento in programma il 3 settembre all’interno del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia, dal titolo “Festival medioevale: alla ricerca del Santo Graal insieme ai Templari”, l’amministrazione comunale «intende riportare la vicenda alla realtà dei fatti, poiché è evidente che degli stessi ne è stata data una lettura errata, e ciò è del tutto inaccettabile anche alla luce delle speculazioni che ne sono seguite».
L’errore di fondo «è da ricercare nel fatto che – per come riportato dagli organi di stampa – sarebbe stato il Comune ad avere l’onere di interloquire con la direzione del Museo Archeologico Nazionale di Vibo Valentia per la predisposizione della logistica e quindi dell’organizzazione di tutti gli aspetti tecnici».
Ovviamente «non è così e non sarebbe potuto essere diversamente: nel redigere il cartellone estivo, l’amministrazione comunale si è limitata a giudicare positivamente gli aspetti culturali della proposta avanzata dall’associazione Lux Gladio, inserendo quindi la proposta medesima all’interno del cartellone».
E, ancora: «Non è onere del Comune occuparsi della fase organizzativa dell’evento, che invece è in capo al soggetto proponente, così come avviene puntualmente con tutte le altre iniziative organizzate dalle altre associazioni e/o comitati».
Ancor più «se l’evento si svolge in una struttura che non è di proprietà comunale, quale appunto lo splendido castello vibonese, afferente, come noto, alla direzione regionale dei musei della Calabria e quindi al Ministero della Cultura. Sarebbe stata dunque l’associazione Lux Gladio a dover avanzare richiesta alla direzione del Museo e non altri».
Da quanto fin qui illustrato «si evince chiaramente come alcuna responsabilità possa essere addossata all’ente per il mancato svolgimento del pregevole evento».
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