Home Calabria Autonomia differenziata, Mario Occhiuto: «Sia un’opportunità per tutto il Paese»

Autonomia differenziata, Mario Occhiuto: «Sia un’opportunità per tutto il Paese»

Il senatore di Forza Italia: «Abbiamo sempre insistito sull'importanza dei Lep, un punto dirimente ai fini dell'attenuazione della differenza tra le condizioni di partenza delle diverse aree»

149
0

ROMA – «In Commissione Affari costituzionali al Senato, Forza Italia ha lavorato e continua ad impegnarsi affinché la riforma dell’autonomia differenziata sia davvero un’opportunità per tutto il Paese, da Nord a Sud».
Lo dichiara in una nota il senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama, Mario Occhiuto.
«In questo senso – aggiunge – abbiamo sempre insistito sull’importanza dei Lep, un punto dirimente ai fini dell’attenuazione della differenza tra le condizioni di partenza delle diverse aree».
«Per questo, con una proposta emendativa a mia prima firma, sottoscritta dai capigruppo di maggioranza in Commissione, abbiamo chiesto di indicare sin da subito le materie o gli ambiti di materie riferibili ai livelli essenziali delle prestazioni».

«Nella nostra proposta – prosegue – abbiamo indicato in modo puntuale le materie rispetto alle quali dovranno essere garantiti i livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio nazionale.

Tali settori sono: l’organizzazione della giustizia di pace; le norme generali sull’istruzione; la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali; la tutela e la sicurezza del lavoro; l’istruzione; la ricerca scientifica e tecnologica e il sostegno all’innovazione per i settori produttivi; la tutela della salute; l’alimentazione; l’ordinamento sportivo; il governo del territorio; i porti e gli aeroporti civili; le grandi reti di trasporto e di navigazione; l’ordinamento della comunicazione; la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia; la valorizzazione dei beni culturali e ambientali nonché la promozione e l’organizzazione di attività culturali», conclude.