Pino Losardo

CETRARO (Cs) – «Chi ripagherà i cittadini dei danni economici subìti a causa di una vessazione tributaria, figlia di abusi e illegittimità?». Se lo chiede il coordinatore del circolo Noi Moderati di Cetraro, Pino Losardo, con un intervento in cui riporta l’attenzione sul predissesto, dichiarato dall’amministrazione comunale, nonostante la bocciatura del Ministero al Piano di rientro dei debiti presentato dall’ente.

«Se fino al 9 agosto 2023, giorno in cui è stato approvato il “bilancio di previsione 2023-‘25”, il conclamato fallimento della procedura del pre-dissesto poteva essere giudicato come gli effetti di una spaventosa incapacità gestionale del sistema economico-finanziario del nostro Ente, dopo questa fatidica data, passa alla storia come la più aberrante involuzione etico-morale dei comportamenti istituzionali di un’amministrazione comunale mai registrata nella nostra città – attacca LosardoNe è prova certa l’imperterrita predisposizione degli attuali governanti ad alterare i documenti di bilancio pur di mascherare l’infelice scelta di una procedura di risanamento delle casse comunali senza un minimo discernimento –  Ne sono venuti fuori tre anni di spartana restrizione della spesa, a partire dal 10 settembre 2021, quali condizione obbligata di uno stato di “pre-dissesto”, solo presunto

In sostanza, «si è preferito affrontare le difficoltà di un deficit strutturale del bilancio, a causa di un ben identificato indebitamento, attraverso il capestro di future programmazioni di Bilancio, contabilmente dipendenti da passate gestioni, con relativa rinuncia all’autonomia finanziaria dell’Ente, per un lungo decennio di privazioni e sacrifici collettivi.

E’, questo, il solo risultato di una genialata, volta a completare l’opera di distruzione totale della nostra città – sottolinea il coordinatore di Noi Moderati – Negli ultimi due anni questo partito, in verità, ha più volte, messo in guardia gli attuali amministratori, dal carico di responsabilità che mettevano sulle loro spalle, per il disinvolto e incosciente ricorso alla contabilizzazione di entrate insussistenti e, quindi, indisponibili pur di equilibrare, fittiziamente, i due ultimi bilanci di previsione.

Non crediamo che sia lecito, nella fattispecie, postare 2.840.400 euro, nella parte entrata di due bilanci di previsione consecutivi, equivalente al prestito richiesto al “Fondo di rotazione” del Ministero dell’Interno e mai incassato in sede di costruzione dei bilanci di previsione 2022-2024 e 2023-2025. Una illegittimità contabile che qualsiasi amministratore dovrebbe conoscere.

Nel frattempo – prosegue Losardo – ci resta affrontare l’immediato futuro della nostra città, con l’incognita della clamorosa e totale discordanza degli ultimi pareri di legittimità contabile, emessi dal revisore interno in occasione del “rendiconto di bilancio 2022” e del successivo “bilancio di previsione 2023-2025”, approvato solo tre mesi dopo.

Si può andare avanti in tal modo e affrontare le drastiche sfide economiche e sociali cittadine, senza avere in mente una via d‘uscita, se non quella di aspettare la buona notizia di accoglimento del prestito milionario e continuare ad emettere, un anno dopo l’altro, solo tasse e imposte per gli sfiniti cittadini, ormai, al limite massimo delle tariffe e aliquote, consentite dalla legge? – si chiede Losardo – Sarebbe meglio finirla qui.

Ma, non possiamo esimerci dal lanciare un grido d’allarme in direzione del reale pericolo che corre la nostra massima istituzione pubblica cittadina, nella quale è alquanto scemata la certezza del diritto per le violazioni costanti delle normative vigenti, in materia di Bilancio, da parte degli stessi governanti».

Un rilievo politico infine, riguarda «gli inquantificabili danni che si stanno provocando all’erario comunale a causa dell’inarrestabile maturazione di legittimi interessi ed eventuali diritti anatocistici, che hanno ripreso a correre, trascorso invano il tempo di fermo, che la legge concede nel periodo di tempo intercorrente con la definizione della procedura del pre-dissesto.

E intanto, «si continua, in modo imperterrito, a far pervenire ai già tartassati    cittadini, residenti e non residenti, bollette tributarie super-salate e senza avere la necessaria legittimazione da parte di un “bilancio di previsione”, indiscutibilmente   irregolare per le palesi violazioni dei princìpi contabili che ne stanno a suo fondamento».

Noi Moderati, «da due anni, ci sta mettendo la faccia nella ricerca delle verità e della trasparenza degli atti contabili di bilancio, nel supremo tentativo di difendere quello stato di diritto, che è il bene più prezioso che può vantare la nostra città, per la sua storia, la sua cultura, le sue lotte civili e sociali. L’impressione più diffusa – conclude Losardo – è che la nostra città sia prigioniera della “banalocrazia” più acuta, dedita alle più fantasmagoriche manifestazioni del vano e dell’inutile».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it