REGGIO CALABRIA – Adelmo Cervi, terzogenito dei sette fratelli torturati e fucilati per rappresaglia dai fascisti a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943, presenterà il suo libro “I miei sette padri. Storia di una grande famiglia antifascista raccontata da un figlio”.
L’evento si terrà venerdì 15 settembre alle ore 18, presso il Centro Aggregazione Sociale / Circoscrizione di Sbarre di Reggio Calabria, su iniziativa della Sezione ANPI “Ruggero Condò” e della Fondazione Girolamo Tripodi.
Adelmo aveva appena compiuto quattro mesi quando perse il padre. Suo nonno Alcide, pubblico’ nel 1955 “I miei sette figli”, a cura di Renato Nicolai, un classico della Resistenza stampato in centinaia di migliaia di copie e tradotto in moltissime lingue.
Prima di essere trucidati, Agostino, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Gelindo e Ovidio, contadini di Campegine, in provincia di Reggio Emilia, avevano rifiutato sdegnosamente l’offerta di salvarsi purché indossassero la divisa dei repubblichini fascisti.
Di estrazione cattolica e fortemente antifascisti formarono, insieme al padre Alcide la cosiddetta “Banda Cervi”, che compì azioni di guerriglia contro i fascisti e contro i tedeschi.
Catturati, dopo che il loro casale fu circondato da un gran numero di squadracce fasciste, furono imprigionati a Reggio Emilia e, il mattino del 28 dicembre 1943 tutti fucilati al poligono di tiro della città dai fascisti, insieme ad un compagno di prigionia.
Il libro e’ la narrazione di una storia familiare e della ricerca più intima dell’identità di un padre che non ha mai conosciuto e tuttavia sente sempre presente.
Ma è anche l’affresco di una civiltà contadina ormai scomparsa costellata di ingiustizie e di miseria, di solidarietà e di voglia di riscatto e in esso sono descritte le lotte politiche, gli ideali trasmessi di padre in figlio e il desiderio di giustizia sociale.
Il libro ripercorre i tristi eventi che hanno avuto come protagonisti il nonno, il padre e gli zii, tra i primi a cercare di contrastare il regime fascista unendosi alla Resistenza e pagando con la propria vita quell’atto di coraggio.
Dopo i saluti di Maria Lucia Parisi (Presidente della Sezione ANPI “Ruggero Condò”) e di Michelangelo Tripodi (Presidente della Fondazione Girolamo Tripodi), si svolgerà l’incontro con l’autore del libro che sarà moderato dalla giornalista Anna Foti.