RENDE (Cs) – Nulla di fatto per una nuova sede dove l’Auser di Rende, sfrattata dai commissari, possa continuare le sue attività.
«E’ da 8 anni che questa associazione rappresenta per gli anziani l’unico avamposto di un presidio sociale e culturale sul territorio; eppure, nonostante i tanti immobili comunali inutilizzati, sembra che non sia possibile individuare una sede alternativa idonea che permetta di lasciare i locali richiesti dal Comune stesso», denuncia l’Auser in una nota.
«I soci e tutte le loro famiglie non intendono rinunciare ad uno spazio di socializzazione e di relazione culturale che in questi anni è riuscito a garantire che l’Università Popolare potesse svolgere corsi di apprendimento permanente, laboratori creativi, pratiche di integrazioni sociale e culturale per tutta la comunità rendese e dell’area urbana», aggiunge.
«E’ grazie alla sede avuta in concessione che l’Auser ha potuto, con la collaborazione dei volontari, attivare servizi in aiuto alle persone più fragili per contrastare l’isolamento e la solitudine».
«Per questi motivi domani – giovedì 14 alle ore 8:30 – ci ritroveremo negli spazi antistanti la sede per un flash mob che vuole sottolineare la volontà di difendere i nostri diritti.
Nel giorno in cui i giovani calabresi si recano a scuola per l’inizio dell’attività didattica, noi anziani chiederemo di non sbarrare i cancelli della nostra sede».