CETRARO (Cs) – E dopo i giovani del movimento Cetraro in Azione è la volta dell’ex sindaco, ex consigliere regionale, oggi consigliere comunale Giuseppe Aieta che chiama all’appello il sindaco Ermanno Cennamo, in qualità di responsabile della Salute Pubblica.
«L’estate è finita per cui possiamo rivolgere qualche domanda al sindaco – dichiara Aieta – senza correre il rischio di danneggiare l’immagine della città, ma solo al fine di tutelare la salute pubblica.
L’acqua, nel centro urbano della città, é tornata potabile? I risultati delle analisi delle acque dei depuratori sono nei limiti consentiti dalla legge?». E poi ancora: «I lavori finanziati dalla Regione per il buon funzionamento dei depuratori sono stati spesi al fine di efficientare gli impianti stessi?».
«Sono solo tre semplici domande a fronte di tante sollecitazioni arrivate.
Senza polemiche – sottolinea il consigliere comunale Aieta – ma con risposte semplici possiamo tranquillizzare i cittadini o, al contempo, intervenire se non lo si è già fatto».
Ad oggi, non è stata ancora emanata alcuna nuova ordinanza che ripristina la potabilità dell’acqua e il suo normale uso da parte del sindaco Ermanno Cennamo. Di conseguenza, le ordinanze sindacali che proibiscono l’uso potabile del prezioso liquido dai rubinetti delle case dei cetraresi, rispettivamente la n. 26 del 26 novembre 2021(in tutta la Marina) e la n. 14/2022, marzo 2022 (Cetraro paese), sono ancora in vigore. E’ una situazione che pesa notevolmente sulle tasche dei cittadini, soprattutto di quelli che vivono in condizioni disagiate, costretti a usare l’acqua minerale anche per cucinare.
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