COSENZA – Stadio “San Vito Gigi Marulla di Cosenza” tappezzato di striscioni in ricordo di Antonio Ruperti, il 15enne (nato il 13.10.2007) morto a Cosenza dopo un incidente stradale avvenuto a seguito di uno scontro con un’auto della polizia.
Striscioni in cui si chiede “giustizia” per quanto accaduto, nonché “verità” sui fatti che hanno portato alla morte del ragazzo.
I genitori di quest’ultimo, com’è noto, hanno presentato una denuncia contro gli agenti che hanno operato il giorno della tragedia e secondo quanto si è appreso il poliziotto alla guida della vettura di servizio è stato iscritto nel registro degli indagati.
Secondo la loro versione, gli agenti, che erano in borghese e a bordo di un’auto senza distintivi della polizia, avrebbero tamponato il giovane, che guidava una moto, causandone poi il decesso in ospedale a causa delle ferite riportate.
Il 15enne, che indossava il casco, a seguito dell’impatto era stato sbalzato contro il muro di una palazzina, all’incrocio tra via Falvo e via Martorelli, a Cosenza, riportando gravi lesioni interne e un trauma polmonare.
La moto guidata da Antonio Ruperti, intestata a un pregiudicato con il quale il giovane non aveva alcun vincolo di parentela, secondo accertamenti tecnici, “non procedeva a velocità elevata”, come riferito da tanti in questi giorni.
Sull’incidente sta indagando la Procura di Cosenza, che avrebbe già ricevuto una relazione dalla polizia municipale della città bruzia, che ha effettuato i rilievi sul luogo dell’incidente.
Nei giorni scorsi, un gruppo di giovani, amici del giovane morto, si è ritrovato per un momento di raccoglimento e di preghiera nei pressi del luogo del decesso, mentre oggi, in occasione della partita Cosenza-Sudtirol, terminata 2-2, allo Stadio San Vito-Marulla in molti hanno mostrato vicinanza alla famiglia del giovane ricordando il ragazzino deceduto e chiedendo giustizia e verità.
