PAOLA (Cs) – «Le dichiarazioni del Sindaco di Fuscaldo, Giacomo Middea (https://www.calabriainchieste.it/2023/09/16/il-sindaco-di-fuscaldo-sullospedale-unico-va-bene-ma-non-esiste-nulla-di-concreto-intanto-potenziamo-i-reparti/) e del Dott. Piero Borsani (https://www.calabriainchieste.it/2023/09/16/piero-borsani-ospedale-unico-tempi-lunghissimi-e-spese-ingenti-valorizziamo-le-strutture-esistenti/) vanno nella direzione che da sempre il Comitato Popolare per il Diritto alla Salute ha sostenuto».
E’ quanto dichiarano i rappresentanti del comitato popolare alla luce dei due interventi, apparsi ieri in esclusiva su Calabria Inchieste.
«In particolare – aggiunge – la considerazione del dott. Piero Borsani secondo cui per la realizzazione di un Ospedale Unico occorrerebbero tempi lunghissimi e spese ingenti, per cui sarebbe necessario invece valorizzare le strutture esistenti, ciò è perfettamente in linea con quanto stiamo sostenendo da più tempo».
«Riconosciamo, inoltre, al Sindaco di Fuscaldo l’onestà intellettuale di aver confermato quanto da noi detto in queste settimane “non esiste nulla di concreto per la costruzione dell’Ospedale unico per cui occorre potenziare i reparti”».
I rappresentanti del Comitato per la difesa del diritto alla salute commentano, dunque, con entusiasmo le dichiarazioni del Sindaco di Fuscaldo e del dott. Borsani sulla questione dell’ospedale unico, apparse ieri su Calabria Inchieste, definendo tale idea irrealizzabile in tempi brevi ma soprattutto abbastanza dispendiosa da un punto di vista economico, ecco perché considerata l’emergenza sanitaria in atto sul Tirreno cosentino, occorre intervenire sulle strutture esistenti».
I rappresentanti del comitato proseguono: «Nel dimostrare apprezzamento per le dichiarazioni di Borsani e Middea annunciamo la ripresa delle attività con la convocazione di una conferenza stampa dove si illustreranno le prossime iniziative».
«Occorre precisare che se i reparti sono salvi e se nulla è stato spostato dalla struttura ospedaliera di Paola è grazie ai quei cittadini che, insieme a noi e al sindacato Uil Fpl, hanno trovato il coraggio di scendere nelle piazze a protestare».
«Ora – concludono – occorre non abbassare la guardia e assicurare a tutti i cittadini che il diritto alla salute non venga calpestato».