COSENZA – «Ai giovani che si avvicinano a questo mondo dico sempre di credere fino in fondo a quello che si sceglie di fare, di studiare il più possibile la storia della moda e del costume in modo che possa essere stravolta da loro nel miglior modo possibile. E poi ovviamente di inseguire la passione, motore meraviglioso per mettere in moto la creatività».

È quanto ha affermato Massimo Cantini Parrini, il più grande costumista italiano, ieri ospite de “La Primavera del cinema italiano – Premio Federico II”. L’unico ad aver vinto 5 David di Donatello, due nomination agli Oscar, una per “Pinocchio” di Garrone nel 2021 e l’altra per “Cyrano” di Wright nel 2022.

Prima di salire sul palco del Cinema San Nicola, insieme ai produttori cinematografici Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, Massimo Cantini Parrini ha incontrato i ragazzi della Moema Academy, ente per la formazione professionale di make-up artist e fashion designer diretto da Giada Falcone, per una masterclass dal titolo “I costumi di scena nel cinema”.

Ha raccontato la sua carriera, la sua passione per il cinema e il mestiere di costumista, rispondendo a tutte le domande e curiosità fatte dai ragazzi.

«Mia nonna è stato il motore, finita la scuola – ha spiegato Massimo Cantini Parrini – andavo da lei in sartoria e per me era magico vedere un tessuto trasformarsi in un abito. Pietro Tosi mi ha insegnato la teoria e con Gabriella Pescucci ho imparato la pratica».

Ha collezionato oltre 4mila costumi d’epoca: non potevano non essere suoi i costumi realizzati per il film “Chiara”, di Susanna Nicchiarelli. Pellicola che è stata proiettata ieri al Cinema San Nicola.

«L’ispirazione del Film Chiara – ha raccontato il costumista – è partita dalla realtà visto che esistono delle tuniche originali dei santi conservate ad Assisi. Ho voluto però dare un tocco di fantasia ricreando dei ricami dell’epoca con croci classiche, iconografie della bibbia per amplificare ancora di più il misticismo dei personaggi del film».

Al costumista Massimo Cantini Parrini è stato consegnato il Premio Federico II.

Giuseppe Citrigno, ideatore della manifestazione sostenuta dalla Calabria Film Commission nell’ambito del progetto “Bella come il cinema”, ha consegnato una preziosa maschera apotropaica realizzata dagli orafi della gioielleria Scintille Montesanto, alla produttrice Marta Donzelli, fondatrice insieme a Gregorio Paonessa della Vivo Film, casa di produzione indipendente, con un catalogo di film selezionati e premiati dai più prestigiosi festival internazionali.

Paonessa, Fonzelli, Citrigno, Parrini, Falcone, Cardillo

Domani, lunedì 18 settembre, arriva l’attrice Barbara Ronchi.

Nastro d’Argento 2023 come migliore attrice protagonista in “Rapito” di Marco Bellocchio e vincitrice del David di Donatello 2023 come migliore attrice protagonista per la sua interpretazione in “Settembre”, diretto da Giulia Steigerwalt. Appuntamento alle ore 20.00 al Cinema San Nicola.