Emilia Di Tanna, capogruppo di “Per Amantea”

AMANTEA (CS) – L’Acd Città Amantea 1927 giocherà la sua prima partita di campionato a San Lucido e, su ordinanza del Prefetto, senza tifoseria. Già questa notizia è bastata a lasciare l’amaro in bocca ai sostenitori della squadra e alla Comunità, ma ciò che ha suscitato la dura reazione della consigliera comunale di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna sono state le «bugie» divulgate dal sindaco Vincenzo Pellegrino per giustificarsi. 

«In questi giorni stiamo assistendo ad un’ altra dimostrazione dell’incapacità e della miopia dell’amministrazione Pellegrino: l’Acd Città Amantea 1927, la nostra squadra di calcio, non solo non si troverà a poter disputare la sua prima partita del nuovo campionato sul suolo del campo sportivo nepetino, “Stefano Medaglia”, bensì dovrà farlo su quello di San Lucido, ma non potrà neppure essere supportata dal caloroso tifo dei propri sostenitori a cui non sarà permesso l’accesso da un’ ordinanza della Prefettura che farà disputare la partita a porte chiuse».

È bene che si sappia la verità sulle motivazioni di tutto questo.

«Ieri il sindaco, nella diretta di zippa29 sui campi di beach volley, ha detto la sua ennesima menzogna e cioè che la responsabilità dei ritardi delle certificazioni a livello burocratico era colpa del passato e di chi non aveva adeguatamente amministrato. Nulla di più falso». 

La Società, «che sta lavorando da anni all’implementazione sia della squadra sia del campo di calcio con impegno sia economico che fisico di tutti i suoi dirigenti, è da maggio che sta avendo continue interlocuzioni con l’ amministrazione per la velocizzazione delle pratiche per l’acquisizione dell’agibilità del campo sportivo, ormai scaduta. Lo stesso Presidente, l’ingegnere Nesi, ha peraltro anche dato un personale supporto tecnico allo snellimento della presentazione del fascicolo che doveva soltanto essere firmato dall’ ufficio tecnico comunale. Da maggio a settembre gli uomini del sindaco non sono riusciti a fare in modo che si arrivasse alla firma, salvo poi cercare in calcio d’angolo un altro tecnico che potesse firmare al posto della dottoressa Rosa Morelli, responsabile dell’ ufficio tecnico, che era andata ormai in ferie».

Bisogna che tutti i tifosi sappiano di chi sono le responsabilità

«Bisogna che tutti i tifosi comprendano che un sindaco che ha già contribuito a tale scempio, dovrebbe intervenire nei confronti dell’ordinanza della Prefettura per sostenere con forza che i tifosi dell’ Amantea non sono “gli ospiti” a San Lucido, bensì fungono da “tifosi di casa” già penalizzati dal dover giocare su un campo neutro e non sul proprio!!! Sono gli ospiti casomai a poter essere bloccati dalla trasferta! E invece cosa fa il nostro sindaco? Comunica semplicemente l’ avvenuta ordinanza senza alcun imbarazzo».

Tifosi, sportivi «è troppo facile per costui fare la passerella davanti alle telecamere e andare a promettere “fuffa, fuffa fuffa” , cioè “stiamo pensando al gemellaggio con la Sampdoria, senza sapere che peraltro già esiste da anni, agli allenamenti con il Cosenza,etc ..”. Rimaniamo coi piedi per terra: se gli uomini del sindaco non riescono a programmare tutti gli adempimenti atti a far partire l’anno calcistico in santa pace stando realmente al fianco di una dirigenza impegnata e seria, come si può promettere la luna?».

Infine: «Concordo con le seguenti affermazioni “…non nego la nostra amarezza e delusione, tuttavia, siamo convinti che le delusioni vanno sicuramente affrontate, senza smettere di sognare, senza perdere la speranza in quello che stiamo facendo, con la voglia di operare ed andare avanti” aggiungendo che le azioni degli adulti dovrebbero essere di esempio per i giovani e che ogni “occasione mancata”, soprattutto da parte di chi ha l’onore e l’onere di rappresentare tutta la comunità nepetina, è la dimostrazione della mediocritas continuamente nascosta dietro le vuote parole».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it