CATANZARO – Parte la rivoluzione dell’efficientamento e del risparmio energetico nelle scuole di Catanzaro, che riguarderà tutti i 52 plessi comunali, grazie ad un investimento senza precedenti che vede il Capoluogo di Regione prima grande città del Sud ad avviare pratiche virtuose, già diffuse con successo a livello nazionale.
Il sindaco Nicola Fiorita e l’assessore alla Pubblica istruzione, Nunzio Belcaro, affiancati dai dirigenti Giovanni Laganà e Francesco Fusto, hanno ricevuto a Palazzo de Nobili i dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi per tracciare insieme ai rappresentanti di Ecosfera Servizi, in partenariato con ConMar e Graded, l’avvio delle attività della convenzione Consip, già illustrate lo scorso luglio.
In particolare, grazie ad una precisa volontà politica, l’amministrazione potrà ora contare su un unico interlocutore per la gestione impiantistica ed energetica degli edifici scolastici con l’obiettivo stimato di conseguire, nell’arco di nove anni, risparmi economici per 1milione 400mila euro. 
«Catanzaro per la prima volta – commenta Fiorita – sperimenta un nuovo modello di efficientamento degli impianti idrici, termici ed elettrici dei plessi comunali, con l’obiettivo di ribaltare definitivamente il modus operandi dei rattoppi e degli sprechi che, per troppi anni, ha causato disagi e lamentele».
Gli interventi previsti riguarderanno generatori di calore, terminali di erogazione, sistemi di isolamento termico e di monitoraggio dei consumi, nonché l’intera rete idrica ed elettrica interna all’immobile.
In programma anche il relamping, ovvero la sostituzione dei corpi illuminanti. 
«Il traguardo del risparmio energetico, con un minimo annuale fissato del 25 per cento – prosegue il sindaco – rappresenta un interesse comune per tutte le parti, perché ci consentirà di abbattere i costi della manutenzione ordinaria e straordinaria e di ridurre in maniera rilevante anche le immissioni inquinanti. Il tutto, supportato dalle procedure del sistema di committenza Consip a garanzia delle pubbliche amministrazioni. Risparmi che, poi, potranno essere reimpiegati per migliorare la qualità delle strutture e offrire servizi sempre più adeguati alla grande comunità della scuola, su cui abbiamo inteso fortemente concentrare tutte le risorse possibili».