SAN LUCA – «Lo Stato è presente, è vicino ai cittadini e non li abbandonerà». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara a San Luca, nella Locride.
Valditara è arrivato nel comune pre aspromontano, prima tappa di un tour che lo ha portato poi a Platì e infine a Bovalino, dove è stato accolto dal sindaco Bruno Bartolo, che assieme ad alcuni altri primi cittadini della zona aveva invitato Valditara, in una delle zone periferiche del Paese dove più pressanti sono i temi della dispersione scolastica e della povertà educativa.
Presenti il presidente della Regione Roberto Occhiuto, la vice Giusi Princi che ha la delega all’istruzione e la direttrice dell’ufficio scolastico regionale Antonella Iunti.
«Investire nell’istruzione e nella scuola – ha aggiunto Valditara – per dare un futuro ai giovani è il nostro obiettivo. Oggi è un giorno importante, un giorno in cui noi siamo venuti qui per ascoltare le esigenze e per dare risposte concrete. Quello di oggi è un passo importante di Agenda Sud».
E, poi «siamo stati a Caivano con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e adesso siamo qua. Agenda Sud significa credere nello sviluppo, nella crescita e nelle opportunità per tanti giovani del Mezzogiorno ma soprattutto significa riunire l’Italia, un’Italia che oggi è spaccata che non ha le stesse opportunità formative. Qui ci sono tutte le potenzialità – ha sostenuto ancora Valditara che ha annunciato investimenti per circa 5 milioni di euro – per far sì che con un investimento nella scuola qui possa diventare un esempio. Dobbiamo lavorare perché la legalità inizia dalla scuola, dalla formazione».
Infine: «San Luca – ha sottolineato il ministro agli studenti – è conosciuto perché la ‘ndrangheta in questa zona della Calabria ha ucciso il futuro, ma solo lo Stato può assicurare i diritti. Noi, per parte nostra, siamo impegnati a creare le condizioni affinché lungo il vostro percorso voi possiate rimanere e realizzarvi in Calabria».
Per il sindaco Bartolo «la normalizzazione del paese deve passare necessariamente attraverso questa istituzione. Due sono i pilastri e gli antidoti – ha sottolineato – contro tutte le mafie: il lavoro e la scuola».