CATANZARO – Cordiale e propositivo incontro stamattina nella sede dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria tra il presidente dell’Ordine, Giuseppe Soluri, e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.
L’incontro è servito per ribadire la volontà di Ordine e Garante di vigilare come sempre al fine di salvaguardare e far rispettare i diritti dei minori, soprattutto nell’ambito di notizie di cronaca che, occasionalmente, coinvolgano persone non ancora diciottenni.
Il mondo dell’informazione e della comunicazione è infatti in continua e spesso caotica evoluzione e il giornalismo è chiamato a distinguere la propria funzione di importante e irrinunciabile servizio pubblico rispetto a esternazioni che provengono da soggetti che intervengono in maniera estemporanea, e senza alcun tipo di filtro professionale, sui social.
Il presidente Giuseppe Soluri ha ringraziato il Garante per l’Infanzia Antonio Marziale per avere subito aderito all’invito dell’Ordine sottolineando ancora una volta, così come avvenuto in numerosi incontri di formazione sviluppatisi negli anni e negli ultimi mesi, l’obbligo dei giornalisti di astenersi, nel pubblicare notizie di cronaca, dall’inserire dati che, espressamente o surrettiziamente, possano ricondurre alla identità del minore o dei minori coinvolti.
«Bisogna evitare – ha ribadito Soluri – che una notizia di cronaca possa in qualche modo incidere negativamente sulla vita e sullo sviluppo armonico della personalità di un minore. Il diritto di cronaca deve comunque tenere conto di questo baluardo che è fissato da norme di tipo penale, civile e deontologico».
Il Garante per l’Infanzia e l’Adoloscenza, Antonio Marziale, ha a sua volta ringraziato l’Ordine per la sensibilità dimostrata sui temi afferenti ai diritti dei minori.
«Questo incontro, alla presenza anche di vari responsabili dell’informazione locale, mi dà la possibilità di riaffermare principi che sono fissati da norme precise e che, peraltro, dovrebbero appartenere alla sensibilità e alla professionalità di ognuno».
«In Calabria – ha aggiunto Marziale – in verità sono sempre stati molto limitati i casi in cui si sia ecceduto o sbagliato nel dare informazioni che coinvolgessero in qualche modo i minori. Ma naturalmente ribadire i concetti base del problema è sempre positivo».
Proprio a questo fine l’Ordine dei Giornalisti della Calabria e il Garante per l’Infanzia hanno stabilito di organizzare, nei prossimi mesi, incontri specifici nell’ambito della formazione obbligatoria dei giornalisti.