Home Calabria Il comitato Croce Rossa di Crotone si sente «abbandonato» da Roma

Il comitato Croce Rossa di Crotone si sente «abbandonato» da Roma

A meno di 48 ore dalle elezioni del nuovo direttivo crotonese il Consiglio nazionale rimane indifferente a quanto accaduto

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CROTONE – Mancano poco più di 48 ore e con alte probabilità il Comitato di Croce Rossa Crotonese tornerà nelle mani di colui che nel 2021 lo fece commissariare per “una scarsa se non totale assenza di attività di volontariato”, “Una gestione nepotistica del personale”, “volontari di cui buona parte risultano, sistematicamente, assunti a rotazione come dipendenti”, “stipula di un vietatissimo sub-comodato con l’Asp” e molto altro (https://www.calabriainchieste.it/2023/09/20/croce-rossa-di-crotone-elezioni-con-sorpresa-dopo-tre-commissariamenti-in-otto-anni/).

A nulla sono serviti i ricorsi, le trattative, la verità, il Consiglio nazionale di Croce Rossa Italiana con a capo Rosario Valastro sembra essersene lavato le mani davanti lo scandalo esploso negli ultimi giorni al Comitato di Crotone.

Tutto questo «a causa di chi – denunciano alcuni volontari – ha accettato la candidatura di un presidente commissariato, mettendo i bastoni tra le ruote ad altre candidature».

È di ieri la lettera di un volontario arrivata ad un quotidiano calabrese, indignato davanti all’indifferenza delle istituzioni, una richiesta di aiuto davanti allo scempio che sta accadendo in queste ore.

Probabilmente tra poche ore il Consiglio Nazionale di Croce Rossa Italiana, la più grande organizzazione umanitaria del mondo, si renderà partecipe di una presa di potere di un ex presidente pluri-commissariato proprio dai vertici romani.

Ed è qui l’assurdità di questa vicenda: il Consiglio nazionale nel 2021 attua il commissariamento del comitato di Crotone dopo un’ispezione, trovato in una situazione economica e associativa disastrosa, successivamente invia il commissario Pia Cigliana che in due anni riporta il bilancio in positivo e dona un prezioso contributo con tante attività di volontariato, «infine tutto questo per ridare nuovamente in mano il comitato “ripulito” a colui che – secondo gli atti e i fatti – lo fece sprofondare, Sergio Monteleone», è la denuncia di parte di alcuni volontari.

«Il Presidente Rosario Valastro dov’è?», si chiedono. E aggiungono: «Al momento si trova a New York per l’Assemblea Generale delle nazioni Unite, a portare la voce dei più vulnerabili a nome dei Volontari, Volontarie, Operatrici e Operatori come lui stesso dice in un video girato in rete poche ore fa, e ignorando il grido di aiuto che arriva dal Comitato di Crotone, e non solo, e che presto arriverà da tutta Italia».

«Si è dimenticato che l’associazione che rappresenta vanta sette principi quali Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità?»

«In questo assurdo caso rientra anche il Comitato Regionale con ha a capo la Presidente Helda Nagero che a quanto pare ha accettato con parere favorevole la candidatura di Sergio Monteleone».

«Molte sono le domande che non trovano risposta, ma la cosa peggiore è il tradimento verso tutti i volontari italiani che credono ancora nei valori della Croce Rossa italiana».

Ed è proprio in queste ore che decine e decine di volontari da tutta Italia si stanno muovendo sui Social esprimendo ovunque la loro totale repulsione davanti a questa storia, e proprio Rosario Valastro dovrebbe dare una spiegazione a tutti quelli che credono in ciò che lui rappresenta.

«Oggi tanti volontari d’Italia aspettano l’evolversi di questa storia, in attesa che il loro Presidente Nazionale, o chi fa le sue veci, si renda conto che portare la voce dei più vulnerabili a New York non serve, se poi in Italia ci si volta dall’altra parte davanti ad una storia scandalosa come quella del Comitato di Crotone, un comitato purtroppo protagonista, davanti al mondo, della strage di Steccato di Cutro, dove proprio quegli angeli in divisa rossa hanno aiutato i più vulnerabili.

Ma ora basta! In troppi saranno pronti a togliersi quella divisa rossa che hanno portato con tanto orgoglio, probabilmente davanti all’ennesima indifferenza delle Istituzioni.

Caro Rosario Valastro, i tuoi volontari rimangono in attesa».

Chiaramente, è sempre gradita una presa di posizione in contraddittorio (info@calabriainchieste.it), rispetto all’intervento a mezzo stampa – continente e basato su fatti documentalmente riscontrati – di una parte dei volontari.