Una veduta di Cetraro

CETRARO (Cs) – «Il fallimento del programma politico e amministrativo dell’attuale compagine di governo, dopo tre anni di legislatura, ha prodotto un evidente arretramento sociale, economico e culturale della nostra comunità Non è neanche il caso di fare l’elenco delle criticità e di addossare responsabilità perché la situazione è sotto gli occhi di tutti». Tornano  all’attacco i socialisti di Cetraro contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ermanno Cennamo.

Un’amministrazione fallimentare che ha portato al decadimento politico, sociale ed economico di una città che per il Psi è interamente “da ricostruire sul piano sociale, civile e urbanistico».

Serve «una nuova proposta politica che consenta ai cittadini di Cetraro di poter scegliere un’alternativa allo stato di abbandono e di desolazione in cui è caduta la città.

Un fallimento soprattutto della formula politica, basata tutta sull’aggregazione di “forze individualistiche” tenute insieme dall’obiettivo di vincere le elezioni e non di governare una città difficile come Cetraro – incalza il Psi – Come si potrebbe giustificare il fatto che da mesi la strada di collegamento “paese-marina” sia chiusa al traffico, che tutte le arterie siano disseminate di buche ed ostruite dalla vegetazione, che il decoro urbano sia inesistente, che cumuli di rifiuti siano ammassati a vista e che non esista un’accettabile programmazione turistica e culturale per la nostra città?

E poi l’anarchia del traffico e dei parcheggi, i costi sempre più alti per i servizi comunali, dalla mensa scolastica alla spazzatura, la crisi del commercio e del lavoro e tante altre situazioni che finiscono per accrescere lo stato di disagio delle categorie svantaggiate e far scivolare la città verso il baratro.

Per non parlare poi della sfiducia dei cittadini nei confronti degli amministratori di cui non sono note, in molti casi, neanche le deleghe di propria competenza».

Per i socialisti urge «invertire la rotta e riprendere quel percorso virtuoso avviato nel 2005, realizzato grazie alla nascita di un’alleanza basata su un nuovo modello politico-amministrativo interpretato da personalità giovani e dinamiche, portatrici di nuovi entusiasmi, che aveva visto la città migliorare non solo sul piano strutturale, ma anche socio-culturale, diventando di nuovo punto di riferimento nel Tirreno cosentino.

Il Psi è pronto ad avviare subito «un dibattito aperto per programmare il futuro attraverso un’idea di città nuova con l’elaborazione di un piano di sviluppo che veda il coinvolgimento di risorse fresche che abbiano la voglia di impegnare energie e competenze per costruire una comunità inclusiva e solidale.

Occorre a ricucire il territorio attraverso un’efficace integrazione fra le contrade e le aree urbane che valorizzi realmente, e non attraverso iniziative estemporanee e improvvisate – precisa il Psi – i beni paesaggistici e culturali creando le condizioni per offrire servizi di attrazione e di ospitalità turistica di qualità, che punti sul lavoro, sull’istruzione e sulla cultura come motore di crescita».

Per raggiungere questi obiettivi i socialisti promettono di impegnarsi: «Lo faremo già nei prossimi giorni attraverso un’iniziativa pubblica che si terrà a breve, alla quale parteciperà il sindaco della città di Cosenza, Franz Caruso, con il quale – concludono i socialisti – partendo proprio dall’esperienza della città capoluogo, discuteremo di sviluppo e rilancio delle città in questo periodo storico di grandi trasformazioni sociali ed economiche che pongono le comunità di fronte a scelte fondamentali per il loro futuro».

 

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it