PAOLA (Cs) – Il Comune di Paola (capofila dell’Ambito sociale numero 2, di cui fanno parte i comuni di Acquappesa, Cetraro, Bonifati, Falconara Albanese, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Sangineto e San Lucido) comunica in una nota che il settore welfare-Ufficio di piano ha pubblicato il bando rivolto alle persone non autosufficienti, anziani o disabili gravi, che possono rivolgersi agli enti per assicurarsi un contributo in termini di assistenza domiciliare alla persona.
Si tratta di una importante somma, circa 322.000,00 euro, messa a disposizione dei cittadini non autonomi per avanzata età o a causa di svariati problemi di salute, che possono fare ricorso al sostegno di figure specialistiche per l’incapacità di provvedere a loro stesse autonomamente in quanto affette da una disabilità fisica, psichica, sensoriale o relazionale.
Nello specifico, le persone con ISEE sino a 12.000 euro saranno tenute a pagare un contributo di 0.50 centesimi quale compartecipazione.
«Oggi la cura e la gestione della non autosufficienza è a carico quasi esclusivo delle famiglie, e non va bene»si legge nella nota del comune di Paola.
«Le famiglie oltre a dover dedicare molto tempo ed energie alla cura dei propri cari, non avendo servizi domiciliari di supporto devono anche farsi carico economicamente dei costi di assistenza».
«Il costo per le famiglie di un’assistente familiare assunta con regolare contratto di 54 ore comprensivo di contributi è di 1.450 euro al mese (dal lunedì al sabato con un 1 giorno e mezzo di riposo), a cui si devono aggiungere ulteriori 530 euro per l’assistenza in sostituzione durante il riposo dell’assistente familiare. Mentre il costo di un ricovero in RSA varia da un minimo di 1.500 euro al mese nelle strutture convenzionate con il SSN arrivando a superare i 3.000 euro nelle case di cura private.
Ecco perché, come ambito, abbiamo deciso di seguire questo percorso di aiuto alla famiglia dando incarico all’Ufficio di Piano, guidato dall’avv. Annalisa Apicella di predisporre il relativo progetto che ha avuto il parere favorevole della Regione Calabria».
Il Comune di Paola prosegue: «Un risultato che non è riconducibile solo ed esclusivamente al nostro operato e che condividiamo con tutti i comuni sopracitati, i quali hanno deciso di lanciare – in sinergia e di comune accordo – la sfida all’invecchiamento demografico promuovendo il valore umano, psicologico, sociale, culturale ed economico di ogni fase della vita delle persone, indipendentemente dall’età anagrafica e dalla presenza di menomazioni, limitazioni e restrizioni della loro autonomia e di combattere i fenomeni della solitudine sociale e della deprivazione relazionale delle persone anziane».
«Difficoltà motorie, comorbilità, solitudine, compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane di cura: sono solo alcune delle sfide legate alla non autosufficienza che riguardano – e sempre più riguarderanno – il nostro welfare».
«Oggi il sistema fatica infatti ad affrontare le tante necessità che interessano l’anzianità nelle sue diverse sfaccettature e – conclude – non riesce ancora ad agire preventivamente per ritardare la perdita dell’autonomia. Dai comuni dell’ambito una spinta propulsiva per queste persone».