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Casa distrutta anni fa da un incendio, famiglia ancora ospite dell’Ostello della Gioventù

Roberto Perrotta: «Questa famiglia vive ancora lì. E' davvero difficile spiegare come non si sappia o non si voglia risolvere il problema di un unico nucleo famigliare»

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Roberto Perrotta

PAOLA (Cs) – La famiglia paolana che, qualche anno fa, subì la distruzione della sua abitazione, nel centro storico, a causa di un incendio, vive ancora ospitata presso l’Ostello della Gioventù; struttura strategica che, peraltro, è stata “chiusa” dal Comune di Paola e da qualche anno non più utilizzata.

Sulla vicenda abbiamo chiesto lumi all’ex sindaco di Paola, Roberto Perrotta, oggi consigliere comunale di minoranza.

L’ex primo cittadino, rispondendo ai nostri quesiti posti tramite telefono, è partito dall’evento svoltosi ieri mattina al Santuario di Paola, entrando poi nel merito della vicenda (https://www.calabriainchieste.it/2023/09/26/santuario-di-paola-sindaci-sottoscrivono-il-patto-calabria-terra-di-pace-e-fratellanza/).

“Calabria terra di pace e di fratellanza”: «bellissimo titolo di una importantissima iniziativa partita dal Santuario di San Francesco di Paola, costruttore per antonomasia di pace e di fratellanza (https://www.calabriainchieste.it/2023/09/26/santuario-di-paola-sindaci-sottoscrivono-il-patto-calabria-terra-di-pace-e-fratellanza/)

Ci sono stati interventi davvero significativi – ha detto Perrotta – tra i quali quello del nostro ottimo Correttore Provinciale, e in essi si è posto l’accento sulla necessità di intervenire anche a casa nostra per lenire situazioni di insoddisfazione e di sofferenza. E per riportare la pace sociale.

Ecco – prosegue Perrotta, rispondendo alle nostre precise domande – a tal proposito mi duole ricordare che c’è una famiglia che ha subito l’incendio della propria casa e che è stata ospitata nella immediatezza dei fatti nell’Ostello della Gioventù in attesa di una soluzione definitiva che all’epoca era stata pure proposta.

«Ebbene, fate bene a ricordarlo: questa famiglia vive ancora lì, a testimonianza di una verità assurda ed anacronistica in quanto è davvero difficile spiegare come non si sappia o non si voglia risolvere il problema di un unico nucleo famigliare».

«Intanto ormai – prosegue Perrotta – da un anno l’Ostello è stato chiuso, vanificando gli sforzi iniziati con l’amministrazione Ganeri, continuati con l’amministrazione Gravina e conclusisi con la mia amministrazione, attraverso la lungimirante opera dell’assessore Scagliola.

Mi auguro che proprio le emozioni vissute in questa bella manifestazione – ha concluso Roberto Perrotta – possano suscitare i sentimenti giusti per porre fine ad una simile ingiustizia».