La discarica oggetto di polemiche

CASSANO ALLO JONIO – ArticoloVENTUNO chiede riposte alle istituzioni in merito alla discarica di contrada La Silva, anche e soprattutto in virtù del fatto che «la gente ha bisogno di certezze, sono anni che siamo la pattumiera della Provincia». 

E, ancora: «Se la discarica fosse una Spa, un sentito ringraziamento a tutti ma, siccome così non è, sembra difficile trovare giustificazioni a supporto dell’assoluta inerzia che offende la gente che ne patisce i danni».

Spesso «sosteniamo che i mali che affliggono questo territorio sono enormi e vanno dall’interramento di materiali nocivi alla sopravvivenza per anni di una discarica a cielo aperto a Giostratico fino a questo mostro che ormai cresce a dismisura e brucia portando questo territorio ad essere tra i più inquinati della Calabria. Gli ammalati di tumore e i decessi aumentano a dismisura».

ArticoloVENTUNO avvisa: «Se alzare il sipario su ciò porta ad avere reazioni del tipo “venite da me per risolvere il problema” o peggio ancora essere apostrofati in malo modo dagli ecologisti, vorremmo vivere davvero altrove! L’inquinamento non dovrebbe avere colori ma qui si parla solo di chiacchiere quando, ogni dubbio, potrebbe essere fugato in un secondo».

Il movimento pertanto chiede: «siete o non siete a favore della chiusura di questa discarica? Si o No? Non ci giriamo intorno. Basta con questo solito arrampicarsi sugli specchi».

Occhiuto, Gallo, Papasso, Laghi «e tutti quelli che a qualsiasi titolo sono coinvolti dicessero se sono a favore della chiusura, così com’è stato per Castrovillari. Il resto è solo politichese di altri tempi, sterile ed inutile».

Adesso è arrivato il tempo «di portare la nostra spazzatura in altri siti perché Cassano ha già dato, ed anche troppo. Basta con l’ecologismo da scrivania, venite in Contrada la Silva e dopo ne parliamo».

Il 5 maggio scorso, lo ricordiamo, il sindaco Giovanni Papasso aveva scritto al presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succorro in merito alla notizia circa l’intenzione di ampliare ulteriormente la discarica in questione.

«Sono venuto a conoscenza – aveva scritto primo cittadino – di uno schema di ordinanza contingibile e urgente da Lei predisposto e in base per il quale ha chiesto il nulla osta e il parere preventivo all’Asp di Cosenza e all’Arpacal».

Il suddetto schema di ordinanza «prevede l’utilizzo delle volumetrie residue della 4° buca, nonché di volumetrie aggiuntive, per circa 30.000 mc in sovra banco, nella 3° buca, previa rimozione della copertura, della discarica La Silva sita nel nostro Comune».

L’amministrazione comunale e l’intera città «si trovano ad assistere, dunque, ad un atto d’imperio – il secondo dopo la scelta di inaugurare la Provinciale Cassano-Civita senza concordarne i dettagli – che si compie senza dialogo, confronto e informativa. L’ennesimo gesto di arroganza che si consuma sul territorio del Comune di Cassano All’Ionio, nel quale è presente un Sindaco democraticamente eletto, peraltro anche Consigliere Provinciale, ed un’Amministrazione Comunale, con i quali si dovrebbe concordare ed interloquire circa le importanti determinazioni che si stanno assumendo relativamente all’utilizzo della discarica La Silva e di conseguenza riguardanti i cittadini cassanesi».

Si tratta di «un modus operandi istituzionalmente scorretto e irriguardoso che non può assolutamente essere condiviso ed apprezzato. Oltretutto Presidente, svolgendo Lei anche il ruolo di Sindaco ci si meraviglia ancor di più di questa sua mancanza di garbo, sensibilità e rispetto».

Peraltro, nello schema di ordinanza che sta circolando «si fa menzione di una nota dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, in atti al protocollo numero 9899 del 12 aprile 2023, nella quale non è presente alcun riferimento all’utilizzo di volumetrie aggiuntive nella 3° buca».

Infine: «Presidente come lei ben sa (ma fa finta di non sapere) si tratta di provvedimenti su tematiche troppo importanti che non possono vedermi silente o defilato. Anzi, auspico che il mio Comune non sia oggetto di determinazioni unilaterali e che si possano al più presto avere maggiori informazioni sulle attività che si intendono mettere in campo».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it