«La Fibromialgia è una malattia che colpisce approssimativamente 2 milioni di italiani, in particolare donne nella fascia di età fra i 45 e i 55 anni e a tutt’oggi purtroppo non è riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale e non è compresa dunque nei Livelli Essenziali di Assistenza».
«Gli obiettivi che si pone questa nuova legge sono di riconoscere la condizione di malato, promuovere l’istituzione di un Centro di coordinamento regionale di ambulatori specialistici multidisciplinari, coadiuvati da sportelli delle Associazioni che svolgono attività nel settore, e di una rete integrata clinico-assistenziale, e di promuovere altresì l’istituzione di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale».
«Sarà inoltre prevista nella legge l’istituzione del Registro regionale per la Fibromialgia, al fine di poter tracciare l’incidenza e la prevalenza a livello regionale e con i dati raccolti dal registro poter incrementare la sensibilizzazione nei confronti della suddetta patologia».
«Ringrazio le Associazioni audite in Terza Commissione ed i colleghi Consiglieri che hanno contribuito, attraverso preziosi suggerimenti, a migliorare il testo, con il quale si riconosce la rilevanza sociale anche della “elettrosensibilità”, un disturbo che presenta un quadro sintomatico simile alla fibromialgia, alla cui patologia appare correlato, ed anche per il cui tracciamento si istituirà un apposito Registro regionale».
«Con questa nuova legge la Regione, che ha istituito un fondo regionale di 160mila euro, compirà un passo in avanti offrendo finalmente ai pazienti affetti da questa patologia un supporto reale e tangibile, in attesa del tanto sospirato riconoscimento da parte del Sistema Sanitario Nazionale».