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“La Nostra Paola” contesta l’Amministrazione Politano dopo il sì del Ministero sui lavori alla galleria Santomarco

«Quanto accaduto prima con l'Ospedale e ora con il raddoppio della galleria, è frutto di insipienza, faciloneria, pressappochismo e assoluta mancanza di rappresentatività e peso politico»

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La galleria Santomarco lungo la tratta Paola - Cosenza

PAOLA (Cs) – Dopo il parere positivo ambientale del Ministero sui lavori del raddoppio della galleria ferroviaria Santomarco, prende posizione con una nota stampa la coalizione di minoranza “La Nostra Paola”, rappresentata dall’ex amministrazione comunale ed ex maggioranza politica perrottiana.

«E’ da tempo che il gruppo politico che ci rappresenta in Consiglio Comunale chiede lumi sulla questione legata al raddoppio della galleria Santomarco e in particolare sull’iter autorizzativo nonché sull’inizio dei lavori ma invano», premette La Nostra Paola.

«Dal Sant’Agostino non arrivano, come già successo per altre questioni (vedi Ospedale San Francesco) risposte», aggiunge. «E quando qualche consigliere, sprovveduto (per essere benevoli) e mal informato, tenta di rassicurare e gettare acqua sul fuoco, tentando di screditare l’opposizione ed i Comitati, puntualmente viene smentito dai fatti», incalza la coalizione.

Che prosegue la sua analisi: «Con il raddoppio della galleria Santomarco si sta ripetendo lo stesso refrain del riordino – così è stato definito – dei reparti ospedalieri. Ricordiamo ancora le foto, i selfie e il continuo ribadire “è tutto a posto” tranne poi rimangiarsi il tutto e presentare un ricorso al Tar contro le posizioni iniziali come se niente fosse successo.

Invece riteniamo che quanto accaduto prima con la vicenda Ospedale ed ora con il raddoppio della galleria, sia il frutto della insipienza, della faciloneria e del pressappochismo e della assoluta mancanza di rappresentatività e peso politico che contraddistingue questa Amministrazione, allo sbando e preoccupata solamente di mantenere le poltrone e le entrature politiche a fini personali.

Le ultime notizie circa l’iter di approvazione del progetto del raddoppio della galleria ferroviaria smentiscono totalmente gli Amministratori, autodefinitisi della “nuova era”.

La valutazione ambientale rilasciata con parere n170 del 16/06/2023 favorevole da parte della Commissione Tecnica Pnrr-Pniec del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica nonché il parere favorevole subordinato rilasciato dal Ministero della Cultura Soprintendenza Speciale per il Pnrr ne sono la conferma.

La nostra attenzione si è focalizzata in particolare su quest’ultimo parere cioè quello inerente gli aspetti archeologici infatti nell’esprimere la valutazione la Soprintendenza Speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza così si esprime: “la lacuna conoscitiva derivante dalla mancata esecuzione delle indagini archeologiche nell’ambito della presente fase procedimentale non consente di individuare preventivamente eventuali elementi ostativi alla localizzazione delle opere prevista.

Ne consegue, quindi, che il rinvenimento di resti archeologici nel corso delle indagini sopra richiamate potrà imporre – qualora necessario alla tutela delle emergenze e in riferimento alla specificità delle stesse – approfondimenti di indagine oltre che modifiche anche sostanziali del progetto – con conseguenti potenziali ritardi nei tempi e incrementi dei costi di progettazione e realizzazione delle opere ovvero la parziale o completa irrealizzabilità dell’opera, nel rispetto di quanto previsto …”

Orbene, il tracciato e dunque l’intero progetto potrebbe essere rivisitato nel caso in cui emergessero, a seguito delle indagini necessarie, resti archeologici.

Quindi nel caso di rinvenimenti archeologici il progetto potrebbe essere variato. Allora una soluzione alternativa potrebbe essere considerata fin da adesso: perché non percorrere questa strada di minore impatto, minori costi senza deturpare l’intera zona sud della Città come detto ad esempio dal Comitato?», conclude la Nostra Paola.