Una mensa scolastica

CATANZARO – L’assessora al Bilancio, Marina Mongiardo e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Nunzio Belcaro rendono noto l’inizio del servizio mensa scolastica, con tutti i particolari del caso: «il servizio mensa nelle scuole comunali partirà lunedì prossimo, 9 ottobre, – scrivono i due assessori – dopo che sono stati definiti in ogni loro aspetto tutti gli adempimenti burocratici necessari e successivi all’aggiudicazione della relativa gara di appalto».

Consapevoli delle «esigenze che le famiglie hanno di organizzare la loro vita quotidiana, ci siamo sforzati di fare presto ma anche bene, nell’interesse principale delle alunne e degli alunni che frequentano i nostri istituti».

Al termine di «un intenso e proficuo lavoro comune, portato avanti con la collaborazione dei nostri rispettivi settori, abbiamo anche preso in esame il tema del costo del buono mensa, altro argomento su cui l’Amministrazione Comunale è stata da più parti sollecitata e che, da tempo, era tra le nostre priorità».

L’azione di sostegno finanziario «che siamo riusciti a costruire individua un livello ISEE pari a euro  15.000, al di sotto del quale per il secondo figlio è previsto un ristoro pari al 20% e a partire dal terzo figlio un ristoro pari al 50% dei costi sostenuti per l’intero anno scolastico».

Resta ferma «l’esenzione dal pagamento, con costi a totale carico del Comune, per i valori ISEE inferiori a € 2.000. Il sostegno, una volta formalizzato in atti, potrà essere attivato su richiesta del nucleo familiare interessato e nel caso in cui le richieste fossero in numero inferiore a quello attualmente stimato, sarà cura dell’Amministrazione spalmare sulla platea degli aventi diritto il surplus che ne deriverà».

Il servizio mensa, nei suoi diversi aspetti, «è stato oggetto di incontri organizzati da Palazzo De Nobili sin dallo scorso luglio e tenuti con varie rappresentanze genitoriali».

Particolare attenzione è stata dedicata «proprio alle possibilità di individuare misure dirette a supportare le famiglie colpite dal carovita per l’aumento incessante dei costi dei prodotti alimentari e dei servizi. Un confronto, quello voluto dall’Amministrazione, per cercare di mitigare il più possibile le difficoltà derivanti da una situazione economica molto difficile e che investe l’intera Nazione, contemperando tale ricerca con le ineludibili esigenze di bilancio dell’Ente».

A partire da questi confronti e dalle necessità espresse in quelle sedi, l’Amministrazione «ha analizzato i dati in proprio possesso e verificato la sostenibilità amministrativa e finanziaria di una ipotesi di sostegno alle famiglie maggiormente in difficoltà e più numerose, in quanto soggette a sopportare maggiori costi».

Tale ipotesi, già definita a livello programmatico i primi giorni di settembre, «necessitava, prima della sua formalizzazione, della copertura finanziaria; copertura che è stata individuata nella prima variazione di bilancio utile e che la Commissione consiliare competente esaminerà già nei prossimi giorni, prima che la pratica venga sottoposta al definitivo esame del Consiglio comunale».

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