COSENZA – «Non ci sono più dubbi. L’obiettivo di chi ci governa, sia a livello nazionale che regionale, è quello di affossare la sanità pubblica, di cancellare, quindi, una delle più importanti “conquiste” del popolo italiano, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale».
E’ quanto dichiara Massimiliano Ianni, segretario generale Cgil Cosenza, alla vigila della manifestazione romana di sabato 7 ottobre.
«Una conquista, quella dell’istituzione del Servizio sanitario nazionale, avvenuta nel 1978, che tutto il mondo, anche i Paesi più progrediti e quelli economicamente più avanzati, ci invidiavano. Un servizio sanitario che garantiva chiunque, uomini e donne, bambini e anziani, ricchi e poveri.
Un servizio sanitario che si basava sulla tutela della Salute di tutti attraverso il circuito prevenzione – cura – riabilitazione. Ma purtroppo adesso non è più così. La volontà di “cancellare” da parte di chi ci governa la sanità pubblica oramai non è un mistero per nessuno. Non si fa altro che tagliare le risorse destinate alla Sanità», attacca Massimiliano Ianni, riferendosi sia alla sanità nazionale e sia a quella regionale.
E aggiunge: «La cosa più grave è che questi tagli colpiscono chi sta già male, le famiglie economicamente più deboli, gli anziani, i disabili, gli “invisibili”.
Tagli che vanno ad aumentare la “forbice” già esistente tra ricchi e poveri. È un dato di fatto che le persone con maggiore disagio economico hanno minore speranza di vita.
La drammatica situazione economica che si sta vivendo in questo ultimo periodo ha già colpito molto di più le famiglie con minore capacità di spesa, se è vero come è vero che circa il 12% dei cittadini nello scorso anno (2022) hanno rinunciato, soprattutto per motivi finanziari, alle prestazioni sanitarie.
Una situazione, viste le scelte che il Governo Meloni si appresta a fare nella prossima legge di Bilancio, destinata, purtroppo, ad aggravarsi. Il governo delle destre, anziché potenziare il sistema sanitario nazionale con nuove risorse, prevede ancora tagli. Tutto questo è da Paese incivile. Si va verso la privatizzazione del sistema.
Noi della Cgil non siamo assolutamente d’accordo e anche per questo manifesteremo sabato, 7 ottobre a Roma. Sarà una grande manifestazione perché su questo tema e su tanti altri il Governo non dà risposte alle persone maggiormente in difficoltà».